C'è
un libro che, più di ogni altro, mi ha introdotto e accompagnato in
questi anni nel percorso di scoperta e conoscenza della poesia, in
particolare (non me ne vogliano coloro che non amano le
classificazioni) della poesia per bambini e ragazzi.
Tutto
è cominciato quattro anni fa, quando la casa Editrice Equilibri ha
pubblicato uno splendido saggio di Chiara
Carminati
Perlaparola
bambini e ragazzi nelle stanze della poesia
che,
come accade spesso a molti libri che si riveleranno importanti, mi ha tenuto
compagnia durante le vacanze estive.
È
un volumetto agile (158 pagine), così denso di significati,
conoscenze, proposte, attività, da dover essere sempre tenuto sotto
mano per poter essere consultato in ogni momento.
Riporto l'inizio
dell'introduzione, che la Carminati chiama
INGRESSO
Brevi
note per i fomentatori di poesia
Trovo
molto bella la parola fomento. Nella nostra lingua è un po'
in disuso, ma in spagnolo viene utilizzata correntemente per indicare
le attività di avvicinamento al libro e alla lettura: fomento de
la lectura. In italiano il termine corrispondente è promozione,
che però risulta più freddo e legato a una logica di consumo.
Nel suono della parola fomento invece si sente una fiammata
improvvisa, un calore di fiato, un segnale di fumo fatto per essere
visto da lontano. Fomento ha in sé la fame, il nutrimento del
fuoco.
Più
che un manuale, una cassetta degli attrezzi, questo libro vuole
essere uno strumento per il fomento della poesia. Una raccolta
di proposte per far scattare la scintilla, e di spunti per
alimentarla. Si rivolge a chi, per passione o professione, si occupa
di bambini e ragazzi, nell'idea che la poesia sia il mezzo più
potente per esplorare e fare proprie le risorse del linguaggio e che
l'acquisizione di queste risorse sia fondamentale per la costruzione
di una personalità creativa e l'espressione di un pensiero libero.
Personalità
creativa e pensiero libero: due fondamenti su cui credo si debba
costruire il proprio fare scuola.
Con
queste premesse, è chiaro come le poesie contenute nel libro, così
come tutti i riferimenti bibliografici, siano diventati una sorta di
percorso a tappe obbligate nella mia scoperta di molti libri di
poesia che ancora non facevano parte della mia biblioteca.
Uno
su tutti, introvabile per anni, è stato
Tante
rime per i bambini corte lunghe lunghissime
a
cura di Fiona Waters e della stessa Carminati, pubblicato da
Mondadori.
Fortunatamente,
esiste il sistema interbibliotecario (a volte, l'unico modo per
recuperare testi ormai introvabili), a cui mi sono rivolta per almeno
tre anni, più volte all'anno, in modo da poter avere il libro
fisicamente quasi sempre con me.
Finalmente,
qualche mese fa, una libreria emiliana è riuscita a scovarmelo, e da
allora ne sono l'entusiasta proprietaria.
Si
tratta di una magnifica antologia, che raccoglie innumerevoli poesie
perlopiù di autori anglosassoni o della tradizione popolare.
Volete esercitarvi sull'uso della voce? Ci sono poesie da urlare a squarciagola
NOMI
DI ISOLE SCOZZESI DA GRIDARE QUANDO ASPETTI L’AUTOBUS E TI STAI ANNOIANDO
Yell!
Muck!
Eigg!
Rhum!
Unst!
Hoy!
Foula!
Coll!
Canna!
Barra!
Gigha!
Jura!
Pabay!
Raasay!
Skye!
Ian
McMillan
altre da sussurrare
sottovoce
CANZONE
PER CACCIARE UN BRUTTO SOGNO
Dove
io sogno tutto va bene
Dove
io sogno tutto va bene
Sogno
la fresca cascata e tutto va bene
Sogno
il grano che è bianco e tutto va bene
Sogno
le acque correnti e tutto va bene
Sogno
le cose più belle e tutto va bene
Sogno
il polline in aria e tutto va bene
Sogno
che sogno che tutto va bene
Canto
popolare Navajo
Ci sono poesie per imparare i verbi
COSA FA CERTA GENTE
Ciarla, cinguetta, ciancia, cicala,
brontola borbotta,
bisbiglia, tartaglia, farfuglia, balbetta
chiacchiera e chioccia...
Strascica, biascica, blatera, critica,
boccheggia, sputacchia,
si inceppa, s'impapera, predica, esclama,
spiffera, sbuffa e soffia...
Esita, tituba, ronza, sussurra,
conciona e lamenta
ammicca, declama, ansima, grida
strilla e racconta...
Uggiola e urla, miagola e mugola,
mormora muggisce,
raglia, mitraglia, si lagna, discute,
stride e poi nitrisce...
Scherza, schiamazza, gioca, ridacchia
canzona e punzecchia,
ecco cosa certe gente riesce a fare
mentre non fa altro che parlare.
Anonimo
(ottimo esempio di uso dei sinonimi, non
vi pare?)
o per attendere di entrare dal dentista
IN SALA D'ASPETTO
Quando sono in sala d'aspetto
dal dentista mi sento
barcolloso
cruccino
gengivistico
angoscillo
intorvato
titubino
svolente
agitagetto
inspinato
pippiscione
smidolletto
crucciolino
ansiosistico
barcolloso
lagnoletto-
tocca a me!
Sue Cowling
(quanto potrebbe essere divertente cercare
l'etimologia di tutti questi aggettivi, e inventarne di nuovi, per questa o
altre situazioni?)
o per riflettere, in pochi versi, sul
peso, o la leggerezza, di CERTA GENTE nella nostra vita
CERTA GENTE
Certa gente parla parla
senza dire mai niente.
Certa gente ti guarda un secondo
e sembra che canti tutto il mondo.
Certa gente ride e ride
e ti senti ancor più triste.
Certa gente appena ti sfiora
di mille musiche il cielo colora.
Parole matte il sito di Chiara Carminati
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