Scrivevo giusto un anno fa:
"Non esiste linguaggio, verbale o scritto, senza le
parole: non esistono parole senza le lettere.
In questo nuovo anno insieme, la prima richiesta di
scrittura che ho fatto ai miei bambini è stata scrivere su un foglietto, in
qualsiasi carattere desiderassero, una parola, una sola, che riguardasse le
vacanze. Ho scelto la forma scritta perché ognuno avesse la propria parola,
almeno una, e non si rifugiasse nel “già detto” dei compagni.
Poi, a turno, i bambini
hanno letto le loro parole. Ho proposto di scriverle sul quaderno: però, ho
spiegato, era necessario decidere insieme in che ordine metterle. Non è passato
molto tempo prima che qualcuno dicesse: “Con l’alfabeto” “In ordine alfabetico”.
Così abbiamo fatto.
Data (penna cancellabile
blu, per la prima volta, un’emozione), titolo (penna cancellabile rossa).
Ho
detto loro che potevano scegliere il carattere: non tutti i bambini sono ancora
sicuri con lo stampato minuscolo, e per riprendere il corsivo preferisco
aspettare ancora un po’.
(Mi piace che, soprattutto
in questa prima fase, in cui sembra di essersi dimenticati molte cose, si possa
scegliere ciò che dà più sicurezza, o semplicemente si preferisce. Poi,
sicuramente, decideremo, colleghe e bambini insieme, chi ha ancora bisogno di
qualche tempo con il maiuscolo, e chi invece è pronto per lanciarsi verso minuscolo e corsivo).
A sinistra, accanto al
margine, in colonna, tutte le 26 lettere dell’alfabeto; le “straniere” non le
abbiamo ancora studiate, ma, fin dalla fine dello scorso anno scolastico, ho
voluto che i bambini imparassero l’ordine alfabetico che le comprende, perché non fosse
più difficile inserirle in un secondo momento.
Ripetere insieme l’alfabeto
è divertente, ritmico, quasi un canto, e ormai la maggioranza dei bambini lo
conosce perfettamente. Ad ogni lettera, ci fermiamo e chiedo: “Qualcuno ha
scritto una parola che inizia con…?”
In questo modo è molto
facile avvicinare i bambini al riordino alfabetico di parole con iniziali
comuni: se con la B sono state dette due parole, BATTELLO e BICI, quale
scriveremo prima?
I bambini si ricordano un’attività
dello scorso anno: se le iniziali sono uguali, dobbiamo guardare la seconda
lettera. Viene prima la A o la I? Allora scriveremo prima BATTELLO e poi BICI.
E se anche la seconda
lettera è uguale? Guardiamo la terza. Dopo alcune prove, qualche bambino riesce
a riordinare le parole a mente, senza bisogno che le scriva alla lavagna. È una
grande conquista: quando impareremo ad usare il dizionario, saremo già esperti!
Questo è stato il lavoro
di una mattinata; la successiva, abbiamo riempito le righe delle lettere
rimaste vuote, e decorato i nostri alfabeti.
Eccoli
qui: e non importa se qualche acca, doppia o maiuscola è scappata, se,
anche copiando dalla lavagna, ogni tanto qualche lettera rimane dentro
la penna. 'è tempo per correggere: oggi lo faremo con calma."
E' passato un anno esatto, e ieri ho riproposto ai bambini lo stesso lavoro dell'anno scorso: questa volta, però, abbiamo scritto tutto l'alfabeto ripetendolo insieme perfettamente a memoria, lettere straniere comprese, utilizzando il corsivo maiuscolo e minuscolo e scrivendo ogni lettera in modo ordinato e curato.
Poi ognuno ha scritto più parole sul proprio foglietto
e, a turno, ne ha scelta una con un'iniziale che non fosse già stata usata dai compagni, in modo da riuscire a occupare tutte le righe. E poi, ancora, abbiamo completato ogni riga aggiungendo altre parole, il più possibile attinenti (e per fortuna un compagno quest'estate allo zoo ha visto un koala, altrimenti non avremmo potuto scriverlo :) )
Come sono evidenti i cambiamenti avvenuti in un solo anno! E, riflettevo, che peccato riempire forzatamente tutte le righe. Meglio lasciare ancora un po' di spazio ai disegni...
Questa mattina, poi, rifletteremo insieme sull'ordine delle parole con la stesse iniziali, e troveremo il modo di riordinarle.
Infine, il primo dei tanti alfabetieri che leggeremo insieme in questi giorni:
Alfabetrocca
di Nicoletta Codignola, Fatatrac
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