giovedì 24 settembre 2015

Zackarinese, o delle lingue nuove e sconosciute



Ieri ho letto ai bambini Zackarinese, uno stupendo capitolo del libro

Lupo Sabbioso –L’incontro


di Asa Lind, Boheme Press




Ancora una volta, sono i bambini stessi a raccontare la storia, attraverso le parole e le immagini:











 

 




Una mattina, Zackarina inventa una nuova lingua, lo zackarinese; purtroppo il papà non lo comprende, e la bambina si pone una domanda estremamente interessante: “A cosa serve una lingua che parli solo tu?”

Per comunicare, è necessario possedere e padroneggiare i codici della comunicazione: è ciò che magicamente avviene tra Zackarina e Lupo Sabbioso, che comprende immediatamente che


Zurreli bagnoli ondindin dondolin cif ciaf vuol dire mare

Sussuri sibiri fruscioli suisc suosc vuol dire vento

Rollili caprili ruzzoli rot rot vuol dire capriole

Gialloli caldoli bellboll brillbroll vuol dire sole





Anche i bambini l’hanno compreso immediatamente: possibile che solo gli adulti non siano capaci di farlo?
 

 






Qui i post in cui ritroviamo protagonisti Zackarina e Lupo Sabbioso



Un lupo di sabbia dorata e una bambina curiosa che fa tante domande. Sono questi i protagonisti di un’amicizia straordinaria ed esclusiva che nasce in riva al mare, dove la bambina vive con i genitori, e si consolida in un rapporto leale fatto di giochi, di sogni, di aspettative, di domande. Sorretta dalla saggezza e dall’ironia di Lupo Sabbioso, la bambina vince le sue paure, supera le sue incertezze e affronta con coraggio le difficoltà del crescere.


Come incomincia:
“Un animale particolarmente raro
Zackarina abitava in una casa sul mare, insieme alla sua mamma e al suo papà. La casa era piccola ma il mare era grande, e nel mare si poteva fare il bagno, almeno d’estate. Adesso era estate, c’era il sole e faceva caldo, e Zackarina voleva fare il bagno. Ma c'era un problema: non aveva il permesso di farlo da sola, e il papà non aveva voglia di scendere in spiaggia con lei.
-Adesso non ho tempo,- disse. –Devo leggere il giornale-. E si stese sull’amaca con un grande giornale frusciante, tanto grande che praticamente lo nascondeva tutto, come una coperta. Spuntavano solo i piedi. Dei piedi particolarmente antipatici, pensò Zackarina. Noiosi piedi di papà che non volevano andare a fare il bagno.”


Poche, pochissime righe, e già siamo completamente immersi nel mondo di Zackarina. Il mare, la spiaggia, mamma e papà. Un papà che non vuole che la figlia faccia il bagno da sola, ma che non ha voglia di scendere in spiaggia con lei.
Un papà, scopriremo, stregato dalle letterine nere del giornale. È questa la prima risposta che Lupo Sabbioso regala alla sua nuova amica: “Sì, ipnotizzato, praticamente, - confermò Lupo Sabbioso. –I suoi occhi si sono come incollati al giornale, a quelle letterine nere, e adesso non riesce più a staccarli.”
Ma Lupo Sabbioso, oltre a conoscere le risposte, è in grado anche di trovare le soluzioni più semplici ai problemi più complicati: una rincorsa, una turbinante tempesta di sabbia e via, le pagine di giornale volano verso il mare, come grandi uccelli. Il papà cade dall’amaca, batte il sedere per terra e pensa: un lupo?! Così, convinto di aver preso un colpo di sole, scopre con urgenza di aver proprio bisogno di fare il bagno.


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