Ci
sono momenti in cui mi spiace non aver più dei piccolini di prima a
cui leggere i nuovi libri che acquisto nelle mie peregrinazioni tra
le librerie. Poi mi dico: e se domani entrassi in classe, e senza
nessun motivo, nessun collegamento, nessun obiettivo da raggiungere,
leggessi ai miei bambini questo libro?
Serafino
e la strega Sibilla
di Valérie Thomas e Korky Paul, IdeAli
Sono
sicura che piacerebbe loro com'è piaciuto a me.
Un tuffo nel passato
(la prima edizione è datata 1987, il mio primo anno da insegnante);
un libro che in tutti questi anni mi è sfuggito, e che ho scoperto
grazie ad un post di Sonia Basilico, che raccontava la sua gioia per
questa nuova edizione, che avrebbe accompagnato quella antica,
passata tra mille piccole mani.
Le illustrazioni, quelle sì, mi hanno riportato indietro nel tempo: mi è sembrato di rivedere le streghe di un minuscolo libro pop-up illustrato da Colin Hawkins e uscito per Mondadori nel 1993, quando mio figlio grande aveva 3 anni (il librino porta ancora sul dorso i segni dei suoi denti :) )
La strega Sibilla è una strega affatto spaventosa, nonostante il naso adunco, le labbra nere e i capelli scarmigliati: le lunghe calze a righe gialle e arancioni, la sottana in pizzo bianco (che ricorda vagamente una lisca di pesce) e il fiocco, pure giallo , a fermare la lunga coda di capelli nerastri la rendono piuttosto tenera e strampalata.
La strega Sibilla vive in una casa tutta nera nel cuore della foresta.
La casa è nera
dentro e fuori.
I tappeti sono neri.
Le sedie sono nere.
Il letto è nero,
così come le lenzuola e le coperte,
Persino il bagno è
tutto nero.
La Strega vive con un gatto di nome Serafino.
Anche Serafino è
tutto nero, dalla testa alle zampe.
E questo è un
problema.
Che problema potrà mai
avere (o essere) il gatto tutto nero di questa strega?
Già immagino le
risposte e le supposizioni dei bambini: la strega potrebbe usarlo per
le pozioni, oppure potrebbe combinare qualche guaio...
E invece...
Se Serafino si siede
sulla poltrona nera, con gli occhi ben aperti, la strega Sibilla lo
vede. O, meglio, scorge i suoi occhi.
Ma se, per caso, Serafino si addormenta, la strega non lo vede e si siede, per sbaglio, su di lui.
Se Serafino si stende sul tappeto nero con gli occhi ben aperti, la strega Sibilla lo vede. O, meglio, scorge i suoi occhi.
Ma se, per caso, Serafino si addormenta, la strega non lo vede e inciampa su di lui.
Eh sì, essere un gatto tutto nero in una casa tutta nera può davvero rappresentare un bel problema. Non, però, se il gatto nero vive con una strega...
Oppure sì?
Qui un estratto del libro
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