È
una parola: una delle più belle del nostro vocabolario, una di cui tutti abbiamo bisogno, quella che, in questo primo giorno di scuola per molti di noi, bambini e maestri, auguro a ognuno di poter incontrare nel proprio cammino, fuori e dentro la scuola.
Il secondo tra i Libri PIPPI (se vi siete persi il loro ingresso, leggete qui ) mi è molto caro per almeno due motivi: il primo è la lunga attesa (avrei voluto utilizzarlo per un lavoro in classe lo scorso anno, ma non sono riuscita ad averlo in tempo). Finalmente, lo scorso marzo, in Fiera a Bologna ho fatto la conoscenza con
Il secondo tra i Libri PIPPI (se vi siete persi il loro ingresso, leggete qui ) mi è molto caro per almeno due motivi: il primo è la lunga attesa (avrei voluto utilizzarlo per un lavoro in classe lo scorso anno, ma non sono riuscita ad averlo in tempo). Finalmente, lo scorso marzo, in Fiera a Bologna ho fatto la conoscenza con
È
una parola
allo stand della casa editrice, Kalandraka, insieme alla sua autrice, ed illustratrice,
Arianna Papini. Ed ecco il secondo motivo per cui amo particolarmente
questo libro:
Dopo questo meraviglioso frontespizio dedicato, l'albo si apre con l'affermazione
È
UN SENTIMENTO...
sulla
doppia pagina in cui il rinoceronte porta in groppa l'uccellino. Il
primo guarda verso destra, il secondo a sinistra, ma c'è una strana,
piacevole simmetria che li unisce.
Nelle
pagine successive, il testo a sinistra racconta l'immagine sulla
pagina di destra:
SENTIRSI
SIMILI
ANCHE
QUANDO SIAMO DIVERSI
in cui un
coniglio e uno strano muso (potrebbe essere un pesce, chissà...)
tengono in bocca lo stesso fiore
NON
PREOCCUPARSI
DEL
PROPRIO ASPETTO
dove un
orso a macchie a cui cola il naso e un serpente a testa in giù si
guardano negli occhi sorridendo
e poi, via via, in un susseguirsi di definizioni e immagini
Conclude
l'albo la pagina doppia che racchiude in sé tutti i protagonisti del
libro e, finalmente, la parola che li accomuna
È
L'AMICIZIA!
Qui l'intervista all'autrice sul sito della casa editrice.
P.S.
Non sono una cacciatrice di autografi. Mi imbarazza mettermi in coda di fronte ad un tavolino e attendere che l'autore scriva qualcosa su un libro acquistato per l'occasione. Fanno storia a sé due esperienze, una lontana nel tempo, una più recente: Bruno Tognolini che, a dicembre 1998, alla Libreria Sistina di Rovellasca, in un momento devastante per la mia vita familiare, mi scrisse una dedica meravigliosa su uno dei miei libri preferiti di sempre, Mal di pancia calabrone
e
Cristina Bellemo e Alicia Baladan, allo Spazio Libri Laboratorio La
Cornice di Cantù, che due anni fa, dopo un pomeriggio insieme a
leggere La leggerezza perduta mi hanno regalato questa
splendida pagina
Nessun commento:
Posta un commento