mercoledì 13 maggio 2015

La ragnatela dell'amicizia


Questa mattina, dopo la lettura di Un amico per Dragone,  ho riproposto ai bambini la ragnatela dell’amicizia, un gioco che riscuote sempre grande successo.



La sua origine non è mi è nota:  a me la fece conoscere Giulia, la collega di religione, quando ancora insegnavo alla scuola dell’infanzia. Funziona benissimo con giocatori di ogni età.

Si chiede ai bambini di disporsi seduti in cerchio per terra. Ad uno di loro si affida il capo di un gomitolo, che dev’essere poi lanciato ad un amico che, a sua volta, tenendo il filo ben teso, lo lancerà ad un altro, e così via, fino ad arrivare all’ultimo compagno, che concluderà collegandosi al primo. In questo modo si formerà una grande ragnatela (i cui fili, ho scoperto negli anni, i bambini si divertono a scavalcare tentando di non calpestarli).


La ragnatela dell’amicizia mi sembra un buon gioco per conoscere le relazioni tra compagni, per aggiornarle nel tempo ed in seguito confrontarle. Si può fare ovunque, serve solo un gomitolo abbastanza lungo, e se si è metodici nel segnare i legami stabiliti dai bambino consente un’osservazione rapida e immediata delle relazioni nel gruppo.

Ed ecco il lavoro dello scorso anno, ad inizio prima.
Da
è stato un gioco passare a
per concludere la mattinata con le PAROLE PREFERITE, che sono finite  sull'albero Chissadove, che ci aveva accolto dal primo giorno di scuola.
Per concludere, sempre dallo scorso anno, ecco l'avvio del lavoro di arte: una ragnatela dell'amicizia coloratissima


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