Annabelle, la protagonista
di
Filo magico
di Mac Barnett e Jon Klassen, Terre di mezzo
è davvero un personaggio che val la pena incontrare, e io ho
deciso di regalare ai ragazzi la lettura di questo libro proprio in questi giorni in cui
ragioniamo così profondamente e intensamente sulla felicità.
Come incomincia:
“In
un freddo pomeriggio, in una piccola e fredda città dove tutto era bianco di
neve o nero per la fuliggine dei camini, Annabelle trovò una scatola con dentro
un filo di tutti i colori.
Così
andò a casa e con i ferri si fece un bel maglione.
E
quando Annabelle ebbe finito, le avanzava ancora del filo.
Quindi
fece un maglione anche per Mars.
Ma
avanzava ancora del filo.
Quando
Annabelle e Mars uscirono a fare una passeggiata, Nate li additò ridendo e
disse: -Siete ridicoli.
-Sei
soltanto geloso- disse Annabelle.
-No
che non lo sono-, rispose Nate.
Invece
lo era.
E
anche dopo che aveva fatto un maglione per Nate e per il suo cane, e per sé e
per Mars, Annabelle aveva ancora del filo.”
BARNETT M. – KLASSEN J., Il filo magico, Terre di mezzo
Basterebbero queste poche righe, sei pagine appena, per fermarsi a riflettere a lungo sulla felicità: mi colpisce molto che Annabelle, con il filo magico, per prima cosa faccia subito un bel maglione per sé e per il suo cane. Non comincia regalando maglioni ad altri. Comincia pensando a se stessa, e a chi le è più vicino.
Ed ecco apparire Nate, che
non perde occasione per sbeffeggiarla.
La addita (come fanno i
bambini, come facciamo anche noi), e cerca di ferirla con due sole parole: -Siete ridicoli-.
Ma Annabelle ha il suo cane,
il suo maglione, la sua scatola magica. Forse Annabelle è felice.
Forse è per questo che,
invece di prendersela con Nate, gli risponde con tre parole, una sola in più rispetto a lui: -Sei soltanto geloso-. E non importa
nulla che Nate neghi; Annabelle fa un maglione anche per lui e per il suo cane.
Nate era davvero geloso. Ora
non lo è più.
Con il suo filo magico,
Annabelle sbroglia le situazioni più intricate: sferruzza maglioni per tutti, e
se qualcuno proprio non lo vuole, perché non gli serve, può bastare un
berretto. Inutile insistere con i maglioni, se uno se ne sta in pantaloncini
nella neve fino alle ginocchia.
Annabelle non si scompone, e
poiché il filo non accenna a finire, fa maglioni per gli animali
e persino per gli oggetti che non indossano maglioni.
e persino per gli oggetti che non indossano maglioni.
E
le cose in quella piccola città cominciarono a cambiare.
Finché, come in tutte le
storie che si rispettino, un vero cattivo non tenta di infrangere la magia,
sottraendola ad Annabelle…
Così, dopo la lettura, faccio ai ragazzi alcune domande.
Le risposte sono tutte qui,
e sono illuminanti sui loro pensieri. A me, che li conosco ormai da
anni, le risposte dicono tantissimo anche su di loro, sulla loro crescita, sulla
capacità di riflettere su temi grandi, oltre le frasi fatte e il buonismo talvolta falso.
Perché la felicità è un filo magico?
Perché
visto che era un filo magico e non finiva più, potevi fare maglioni, sciarpe e
cappelli
Perché
un filo magico rende la felicità magica
Perché
il filo magico era infinito come la felicità
Perché
il filo magico, visto che è magico puoi pure cambiare colore, se hai un amico
che gli piace il blu gli fai una sciarpa blu
Tu
hai scelto quel filo lì perché magari quel giorno eri felice
Perché
è infinito e non devi continuare a ricomprarlo
È
come se gli dai fuoco ed è infinito
Perché
quando sei felice puoi o farti un maglione o giocare con un filo
La
felicità è un filo magico perché non si devono avere per forza tanti giochi per
essere felici
Perché
non si finisce mai
Perché
collega due amici
Perché
rende felici tutti
Che
non si regala mai a nessuno
Perché
si possono attaccare solo le persone buone
Che
non si stacca mai dalle persone più care
Perché
ci puoi fare quello che vuoi
Perché
ci puoi giocare
Perché
lo trovi in ogni oggetto
Che
puoi usare per disegnare
Secondo voi, perché ho scelto questo libro proprio ora
che stiamo parlando di felicità?
Magari
il filo magico era di tutti i colori e a te ti piacciono tutti i colori
Perché
la bambina gli piacciono …piace cucire ed è felice perché fa un maglione per
tutti
Perché
questo filo è un filo magico e la magia è come la fantasia e la fantasia apre
le porte alla felicità
Secondo
me il filo magico rappresenta la felicità perché tutta la città era bianco nero
o nero grigio e il filo magico faceva diventare la città tutta colorata e
voleva dire che sono tutti felici insieme e tutti uguali
Che
magari in quella storia erano felici di avere i maglioni e i cappelli
Magari
quando lei lavorava a maglia si ricordava la sua nonna ed era felice
Perché
l’arciduca aveva maledetto Annabelle che non doveva essere più felice invece è
sempre felice
Annabelle
quando fa i maglioni rende felici tutti
Perché
la ragazza quando fa i maglioni e usa il filo è felice
I
colori fanno felici tutti i bambini
Anche
se l’arciduca le ha rubato il filo, Annabelle continuava ad essere felice
Che
quando Annabelle faceva vestiti per tutti, pian piano diventava più felice
Perché Annabelle si sentiva felice?
Perché
stava aiutando gli altri e regalava loro delle cose
Perché
sta facendo un gesto bello
Perché
all’inizio si sentiva diversa dagli altri che non avevano il maglione
Perché
poteva fare maglioni per abitanti, alberi, mezzi, case
Perché
aveva la sua scatola del filo magico
Facendo
i maglioni a tutti li rendeva felici
Perché
il filo non finiva mai
Annabelle
si sentiva felice perché rendeva felici sia gli altri sia se stessa
Perché
la scatola era ritornata da lei
Perché
poteva fare i maglioni, tuti quelli che voleva, senza aver paura che il filo
finisse
È vero
che essere generosi rende felici?
Perché
almeno rendi la felicità a tutti, è come se dai la tua felicità agli altri, un
pezzettino a tutti
Sì,
perché ti puoi fare dei nuovi amici e poi perché puoi rendere felici le altre
persone
Perché
se qualche persona è triste, se gli dai un pezzo della tua cioccolata sembra
che gli dai un po’ di felicità
Perché
è bello aiutare il prossimo
Secondo
me sì perché non rendi felice solo te, ma rendi felici tutti
Dipende,
perché se tua mamma ti dice “Vuoi pasta e fagioli?” tu dici sì ma a te non
piace, quindi rendi felice lei, ma non te stesso
Se
dici “Sì, mi piace la pasta e fagioli” poi sei costretto a mangiarla, e se fai
la faccia disgustata cosa penserà la mamma?
Sì,
perché quello che ti regala qualcosa è gentile con te e quindi ti rende felice
Sì,
perché quando qualcuno ti regala del tempo o delle cose ti rende felici
È
felice perché non chiede soldi ma dà dei doni che alcune persone non vogliono
dare
Sì,
rende felici tutti, anche quello che fa il regalo, perché in realtà guadagna
qualcosa: la felicità di quello a cui ha fatto il regalo
Per
me sì, perché quando gli regala qualcosa può ricevere in cambio non cose
materiali, ma anche la felicità, un sorriso, qualcosa
Secondo
me, a volte sì, a volte no. Sì, perché quando dai un regalo a qualcuno… no
perché magari tu vuoi offrire qualcosa a un altro e questo non vuole.
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