Dietro
i tuoi occhi, chi ci sta? Dietro i miei occhi ci sto io
Per
questo, devo provare a leggere in profondità. Bisogna guardare dentro, perché
dentro stanno le cose tra le più strane che abbiamo: le parole
La
differenza tra la ciliegia e la parola: la moltiplicazione dei pani e dei pesci
è la moltiplicazione della parola
Che
cos’è un compromesso?
La
parola è un compromesso compresso
Come
fa a stare l’universo in una parola? È un compromesso compresso
Il viaggio
La
cosa più bella di questo libro è quando è chiuso
Noi
siamo sempre dentro di noi, ma ci presentiamo in modo un po’ diverso. Il tempo
passa
Secondo
voi, l’albero come fa a capire quando è il momento di far cadere le foglie?
Quando
sente freddo
Perché l'albero fa cadere le foglie? Per scaldarsi i piedi
Le foglie che cadono tengono caldi i piedi degli alberi
Non
si fanno le domande, come fanno le maestre, quando si sanno già le risposte.
Le
domande si fanno quando non si conoscono le risposte.
Secondo
me, una parte della parola è scritta nel nostro DNA. E poi arriva quell’altra
parola, che può dire: Ma quanto sei bello! Ma quanto sei bravo! Che bel sorriso
hai!
Questo
nel mondo è stato il cambiamento più grande. La nascita della parola, la
nascita della lingua
Pinco Pallino
Solo
noi siamo capaci di andare al di là della parola
Io
posso rompere il compromesso
Ora
cominciamo a lavorare con le mani. E con le mani si può parlare
Quando
per la prima volta nella storia si parla della scrittura? Con i Sumeri
E
nella Bibbia? Quando Dio manda le tavole dei 10 comandamenti, che sono fatte di
argilla
Creta
e parola scritta
Ora
mi servono uomini che sappiano già scrivere
Provate
a reinventare la scrittura ancestrale
Sono
contento che siate in difficoltà,
perché l’invenzione della scrittura è stato
un passaggio difficilissimo
Non
so cosa c’è scritto qua, ma se qualcuno mi dice il suo nome, io di lui so solo
quello, perciò la parola non spiega tante cose.
La
scuola serve per riaprire le parole, per vedere chi ci sta dentro quel nome, per guardare chi è quel nome.
Perché
l’elefante è così grande? Non confondere la causa con la conseguenza
Why?
– Because…
L’elefante
è così grande perché non dimentica
Noi
dimentichiamo che, in confronto all’elefante, siamo piccoli. L’elefante ha le
orecchie grandi perché dentro le orecchie ha tutti i ricordi che hanno a che
fare con l’udito. Dentro il naso, ha tutti i ricordi di ciò che ha annusato.
Per questo motivo è diventato enorme.
Nessun commento:
Posta un commento