Ho scoperto il
Codex Seraphinianus
di Luigi Serafini, edito da Rizzoli
quattro anni fa, sul blog dei Topipittori
Lo chiesi immediatamente in prestito tramite il WebOpac: all’epoca insegnavo in quinta, e lo portai ai ragazzi,
che ne rimasero affascinati.
Da qualche settimana, in classe, stiamo riflettendo su comunicazione, codici, linguaggi e alfabeti, così nei giorni scorsi l’ho mostrato anche ai miei alunni di terza:
la reazione più significativa mi è parsa quella che dà il sottotitolo al post:
"Chi lo sa leggere, dai disegni sarà una storia bellissima"
Ho
mostrato ai bambini le pagine scritte e le illustrazioni: poi,
mentre riproducevano le une e le altre sui quaderni, ho chiesto loro
cosa pensassero del libro, e se sarebbe stato possibile leggerlo:
Basta
sapere la lingua
È
divertentissimo
Vegetali
immaginari
È
anche bellissimo
Ci
sono molte cose strane
È
un libro di fantasia
Sono
belle anche le scritte
Ti
può servire a imparare nuove cose
È
un libro bellissimo e lunghissimo
Forse
è lungo, però è possibile leggerlo
Per
leggerlo, ci metterai almeno due giorni...o tre...o molti di più
Per
leggerlo, devi studiare la lingua
Puoi
far capire questo libro dalle immagini, se c'è scritto...mhh...non
so, se vedi che c'è un bambino che l'ha morsicato il serpente, dal
disegno lo puoi capire
Devi
prendere un dizionario
Puoi
studiare a casa e dopo andare in un posto dove c'è scritta la lingua
del libro e impari a studiare la lingua
Te
lo fai tradurre
Possiamo
inventare le parole
Oppure
leggere in corsivo, magari qualcuno lo sa...io no...
Proviamo
a studiarla...a studiare l'alfabeto del libro...impararlo
Però...ma
a cosa serve studiarla se neanche sai cosa vuol dire?
Ci
vuole una maestra di lingue straniere...che sa tutte le lingue del
mondo
Ma
quella lì è una lingua inventata
Quindi
ci vuole quello che l'ha inventata...senza di lui non si capisce
niente...
A questo punto, ho chiesto:
Ma perché l'autore ha scritto il libro, se non possiamo
leggerlo?
È un libro che non si può leggere
Allora
non si dovrebbe chiamare libro...
Forse disegnalibro, o dilibro...
Forse disegnalibro, o dilibro...
Perché
Luigi Serafini dovrebbe capirlo, se l'ha inventato lui...perché
magari i bambini possono divertirsi
Poi
perché esistono i libri di soli disegni e quindi sa che se anche uno
non capisce, può guardare i disegni
Però
pure i disegni sono inventati, quindi non si può capire...
A
me sembrano più prime forme di vita
Perché
quando lo disegni ti puoi inventare anche i disegni
Per
far imparare una lingua nuova
Ho chiesto quindi ai bambini di provare ad inventare insieme una storia
ambientata in un luogo dove ogni abitante parli una lingua diversa
dagli altri:
C'era
una volta un paese con diverse famiglie, diversi alfabeti e diverse
lingue. In questo paese ognuno aveva inventato una propria lingua e
nessuno capiva quella degli altri quando si parlavano o scrivevano.
Un giorno il sindaco decise che dovevano trovare un alfabeto unico
per tutti, così almeno si sarebbero potuti capire, però non
riuscivano, perché ognuno aveva la propria lingua. Allora il sindaco
decise di fare la conta per scegliere una persona: la sua lingua e il
suo alfabeto sarebbero diventati la lingua e l'alfabeto di tutti.
In
una cittadina arrivò un mago che fece un incantesimo a tutti gli
abitanti: ognuno parlava una propria lingua, nessuno capiva più
nulla e non potevano più essere amici. A gesti decisero di
imprigionare il mago e gli rubarono la bacchetta, così finalmente si
liberarono dell'incantesimo e tornarono tutti a parlare la stessa
lingua.
A giudicare dalle storie, mi pare sia chiaro ad entrambi i gruppi che, senza un linguaggio comune, non solo è impossibile comunicare, ma addirittura è difficile essere amici.
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