lunedì 19 ottobre 2015

Libri PIPPI: Luna e la camera blu

Ci sono libri che suscitano emozioni intense in chi li osserva fin dalla copertina: ammiri un albo ancora chiuso e già sai che ti porterà lontano.

È il caso di

Luna e la camera blu



di Magdalena Guirao Jullien – Christine Davenier, Babalibri

che Francesca Galimberti ha scelto per partecipare alla mostra per il compleanno di Babalibri allo Spazio Libri Laboratorio La Cornice.







Luna è una bambina molto timida, che parla poco e osserva tutto.


Mentre leggo penso a quante bambine e bambini molto timidi, che parlano poco e osservano tutto, ho incontrato negli anni. Non molti, mi vien da dire d'istinto. Poi penso che forse sono più di quelli che ricordo, e forse non li ricordo perché è più facile ricordare i fracassoni, gli impertinenti, gli esuberanti.

Però ci sono, le bambine e i bambini come Luna. Quelli che non devi richiamare mai. Quelli che devi chiamare tu, perché dicano quel che pensano. Quelli a cui ti devi avvicinare, per poterne sentire la voce. Una, soprattutto, mi oserva con i suoi occhioni. Per me, Luna è lei.


Luna ama la calma.

Luna ama la tranquillità.

Luna ama stare sola nella sua camera e non si annoia mai.


Una benedizione, i bambini come Luna. Siano essi figli o alunni.
Però, attenti. Forse sono più “pericolosi” di quanto crediamo.
Non disturbano. Non strepitano. Non sfiniscono.
Ma osservano. E ricordano.
Sono lì, con i loro occhi attenti fissi su ciò che li circonda, e quindi anche su di noi. E raccolgono tutto. Le fatiche. Gli errori. Gli sfinimenti. Gli scatti di rabbia. Le parole sbagliate. I toni di voce non adeguati.

Io non so se poi ci giudichino. Spero di no. O, almeno, che siano buoni.


Durante la ricreazione, Luna ama sognare guardando gli altri bambini che giocano.
La direttrice si preoccupa vedendo Luna da sola sulla panchina: ne parla con la maestra … e tatatì e tatatà tutta la scuola s'immischia.


In quel tatatì e tatatà c'è tutta la scuola di oggi: i dubbi condivisi con i colleghi, i colloqui con i genitori, le sintesi con specialisti di ogni tipo, i PDP, i PEI e ogni altro documento siamo chiamati a stilare per poter personalizzare i piani didattici (e le conseguenti verifiche/valutazioni) per i nostri alunni.

È un bene, quel tatatì e tatatà di direttrici, insegnanti (e genitori, e specialisti di ogni tipo)? Forse qualcuno potrebbe rispondere di no – e credo che anche l'autrice del testo la pensi così.
Però, da insegnante, non posso fare a meno di pensare a tutti i bambini, e ai loro maestri, che nel corso degli anni sono stati aiutati proprio dalla consapevolezza e dal confronto tra genitori, insegnanti e specialisti. Non sono pochi, ne sono certa.

Nel caso di Luna, però, non c'è ragione di preoccuparsi. Lo sa anche la nonna.



Ma la nonna di Luna sa che non c'è ragione di preoccuparsi. Luna le fa visita spesso e, lungo il cammino, canticchia contando gli alberi del viale.
Uno... due... tre... quattro... sei... otto... dieci alberi”
Che gioia rivedere la nonna, ridere, cantare, rivelare i propri segreti, raccontarsi delle storie meravigliose!
E quando la nonna sale nella camera blu per un riposino, Luna continua a raccontare le sue storie ad alta voce.

C'era una volta una bambina che, appena la nonna si addormentava, viaggiava attraverso la tappezzeria...
 

È solo l'inizio di un viaggio meraviglioso e incantato, dove tutto può succedere: ritrovare il Cane Rosso e partire con lui verso mille avventure, far fiorire i giardini dove poter giocare a nascondino, essere principessa, pirata, maestra di scuola, maga...
 

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