Ci
sono libri che suscitano emozioni intense in chi li osserva fin dalla
copertina: ammiri un albo ancora chiuso e già sai che ti porterà
lontano.
È
il caso di
Luna
e la camera blu
di Magdalena Guirao
Jullien – Christine Davenier, Babalibri
che Francesca
Galimberti ha scelto per partecipare alla mostra per il compleanno di
Babalibri allo Spazio Libri Laboratorio La Cornice.
Luna è una bambina molto timida, che parla poco e osserva tutto.
Mentre leggo penso a quante bambine e bambini molto timidi, che parlano poco e osservano tutto, ho incontrato negli anni. Non molti, mi vien da dire d'istinto. Poi penso che forse sono più di quelli che ricordo, e forse non li ricordo perché è più facile ricordare i fracassoni, gli impertinenti, gli esuberanti.
Però ci sono, le
bambine e i bambini come Luna. Quelli che non devi richiamare mai.
Quelli che devi chiamare tu, perché dicano quel che pensano. Quelli
a cui ti devi avvicinare, per poterne sentire la voce. Una, soprattutto, mi oserva con i suoi occhioni. Per me, Luna è lei.
Luna
ama la calma.
Luna
ama la tranquillità.
Luna
ama stare sola nella sua camera e non si annoia mai.
Una benedizione, i bambini come Luna. Siano essi figli o alunni.
Però, attenti. Forse
sono più “pericolosi” di quanto crediamo.
Non disturbano. Non
strepitano. Non sfiniscono.
Ma osservano. E
ricordano.
Sono lì, con i loro
occhi attenti fissi su ciò che li circonda, e quindi anche su di
noi. E raccolgono tutto. Le fatiche. Gli errori. Gli sfinimenti. Gli
scatti di rabbia. Le parole sbagliate. I toni di voce non adeguati.
Io non so se poi ci
giudichino. Spero di no. O, almeno, che siano buoni.
Durante
la ricreazione, Luna ama sognare guardando gli altri bambini che
giocano.
La
direttrice si preoccupa vedendo Luna da sola sulla panchina: ne parla
con la maestra … e tatatì e tatatà tutta la scuola s'immischia.
In quel tatatì e tatatà c'è tutta la scuola di oggi: i dubbi condivisi con i colleghi, i colloqui con i genitori, le sintesi con specialisti di ogni tipo, i PDP, i PEI e ogni altro documento siamo chiamati a stilare per poter personalizzare i piani didattici (e le conseguenti verifiche/valutazioni) per i nostri alunni.
È un bene, quel tatatì
e tatatà di direttrici, insegnanti (e genitori, e specialisti di
ogni tipo)? Forse qualcuno potrebbe rispondere di no – e credo che
anche l'autrice del testo la pensi così.
Però, da insegnante,
non posso fare a meno di pensare a tutti i bambini, e ai loro maestri, che nel corso
degli anni sono stati aiutati proprio dalla consapevolezza e dal
confronto tra genitori, insegnanti e specialisti. Non sono pochi, ne sono certa.
Ma la nonna di Luna sa che non c'è ragione di preoccuparsi. Luna le fa visita spesso e, lungo il cammino, canticchia contando gli alberi del viale.
“Uno...
due... tre... quattro... sei... otto... dieci alberi”
Che
gioia rivedere la nonna, ridere, cantare, rivelare i propri segreti,
raccontarsi delle storie meravigliose!
E quando la nonna sale nella camera blu per un riposino, Luna continua a raccontare le sue storie ad alta voce.
C'era una volta una bambina che, appena la nonna si addormentava, viaggiava attraverso la tappezzeria...
È solo l'inizio di un viaggio meraviglioso e incantato, dove tutto può succedere: ritrovare il Cane Rosso e partire con lui verso mille avventure, far fiorire i giardini dove poter giocare a nascondino, essere principessa, pirata, maestra di scuola, maga...
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