Quando
escono nuovi albi assolutamente imperdibili, mi capita di pensare con
un pizzico di rimpianto a quel che avrei potuto fare con i miei
bambini se li avessi avuti tra le mani appena qualche mese prima.
E
mi spiace ancor più perché, per quanto desideri scriverne, lo posso
fare usando solo le mie poche parole, e non quelle dei bambini, o i
loro disegni, che so essere il valore aggiunto a quel che scrivo.
Una
lettera per Leo
di Sergio Ruzzier,
edito da Topipittori.
L'anno scorso, in seconda, abbiamo parlato della corrispondenza, utilizzando alcuni albi splendidi, raccontati qui e qui.
E
così, ancora una volta, mentre leggevo il libro, la maestra ha preso il
sopravvento, e già m'immaginavo, fra tre anni, di fronte ai miei nuovi
primini:
Il titolo è adattissimo a presentare la consonante L, mentre il racconto si apre con
Il titolo è adattissimo a presentare la consonante L, mentre il racconto si apre con
Leo
è il postino di un piccolo paese.
frase
perfetta per presentare la consonante P (e già vedo i piccoli ricopiarla
dalla lavagna, ripassando in rosso tutte le P)
LEO
È IL POSTINO DI UN PICCOLO
PAESE.
Consegna posta di tutti i tipi: pacchi, pacchetti, pacconi, buste, cataloghi, biglietti d'auguri, lettere d'amore.
Qui
troviamo varie difficoltà ortografiche: doppie, uso dell'h e
dell'apostrofo, i suoni gn e gli. Non sono già più in
prima, sono volata direttamente in seconda e ripasso con i miei
bambini tutte le regole necessarie per scrivere correttamente.
Ogni
tanto si ferma a giocare a bocce coi suoi amici...o si siede un
momento per riposarsi e chiacchierare. “Il suo zabaglione è
buonissimo, signora Durelli!”
Ed
ecco il discorso diretto, con l'uso delle virgolette e della
punteggiatura adeguata: perfetto, allora posso leggerlo anche ai miei
alunni di terza!
Naturalmente
sto scherzando: non c'è bisogno di nessuna giustificazione didattica
per leggere un bel libro ai bambini: basta pescarlo dalla borsa,
attendere il silenzio e cominciare...
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