Da qualche giorno mi scervello per trovare
un argomento giusto per l’ultimo giorno di vacanze. Ci ho pensato a lungo, poi
ho avuto l’illuminazione: A come Asino (credo non ci sia nulla di più
provocatorio)!
A mia discolpa posso solo
dire che ho sempre amato gli asini più dei cavalli: mi piace il loro sguardo,
la loro capacità di lavorare e adattarsi a richieste diverse. Io, poi, sono
innegabilmente montanara: e l’asino è stato, fino a pochi decenni fa, il compagno
di lavoro privilegiato dei contadini.
Certo anche per me, come
per tutti, da piccola la parola ASINO era connotata negativamente: sentirsi
dire “Sei proprio un asino!” non era certo un complimento, quarant’anni fa come
ora. Mi sembra però di poter dire che negli ultimi tempi si assiste a una
rivalutazione di questa umile bestia: prova ne sono due recenti libri di cui ho
letto splendide e dotte (come sempre) recensioni sul già citato blog http://biblioragazziletture.wordpress.com/
Si tratta in particolare
di
ho raccontato uno dei miei
libri preferiti
L’asinello
Silvestro ama collezionare sassolini dalle forme e dai colori più strani, e un
giorno ne trova uno bellissimo. È un sassolino magico che esaudisce i desideri!
Ma
ai desideri bisogna stare attenti: quando si incontra un leone affamato può
capitare di esprimere quelli più sbagliati…
Uno dei suoi passatempi preferiti
era raccogliere sassolini dalla forma e dal colore insoliti.
Durante le vacanze, in un sabato in
cui pioveva a dirotto, Silvestro trovò un sassolino davvero diverso da tutti
gli altri. Era di un rosso acceso, lucido e perfettamente rotondo, come una
biglia. Mentre esaminava questa pietra straordinaria, Silvestro cominciò a
rabbrividire, forse per l’eccitazione, e sentiva la pioggia fredda inzuppargli
la schiena. –Quanto sarebbe bello se smettesse di piovere!- disse.
Con sua grande sorpresa, la pioggia
cessò. Non poco alla volta, come fa di solito. No: molto semplicemente, SI
FERMO’ DI COLPO. Le gocce sparirono prima ancora di arrivare a terra, le nuvole
scomparvero, tutto era perfettamente asciutto e il sole splendeva come se la
pioggia non ci fosse mai stata.”
I temi dell'unione e dell'amicizia, della vecchiaia e del viaggio, hanno reso questa fiaba un classico della tradizione di ogni tempo e lingua, per bambini e adulti allo stesso tempo. Gli animali protagonisti (un asino, un cane, un gatto e un gallo) sono accomunati dall'affiorante vecchiaia, arrivata improvvisamente ad impedire la vita di tutti i giorni al servizio dei loro ingrati padroni. Ma anche in una situazione così fosca e apparentemente senza via d'uscita, i quattro amici intraprendono un viaggio per improvvisare un'inedita carriera da musicisti. L'incontro fortuito con la tavola imbandita dei briganti rafforzerà l'unione dei compagni e si trasformerà nella scoperta di un luogo accogliente dove stare.
STANGL K., I musicanti di Brema, Corraiini
Asino chi legge racconta delle difficoltà di portare
la letteratura, scritta e letta, in luoghi dove la passione per la pagina non è
mai nata o si scontra con difficoltà insormontabili: a Napoli e nella periferia
napoletana, in Irpinia, in Trentino, in Puglia, in Sicilia e in altre zone
d'Italia. L'autrice, scrittrice ed esperta esterna di scrittura creativa,
eternamente in viaggio fra treni e periferie, raccoglie cosi un bagaglio di
storie, divertenti, assurde, tristi, dalle vicende dei figli dei capoclan
napoletani ai timidi ragazzi della Nusco di De Mita, ai giovani pakistani di
Bolzano, ai ragazzi che hanno lasciato la scuola a Frattamaggiore, restituendo
una fotografia disincantata della scuola italiana e della percezione dello
scrittore nelle scuole, oltre che un ritratto del Paese e un'idea forte di
letteratura e di impegno che i nostri tempi tendono a cancellare. I ragazzi e i
loro insegnanti sono qui, insieme ai luoghi, i veri protagonisti, con le pagine
che scrivono, le loro storie e l'eterna domanda, che passa di generazione in
generazione: perché in Italia si legge cosi poco? E perché tutti vogliono
scrivere?
CILENTO A., Asino chi legge, Guanda
Un asino alle prese con un
libro? C’è, ed è qui
Sempre tramite Caterina
Ramonda ho scoperto l’esistenza del Biblioasino,
di cui potete leggere qui…http://biblioasino.blogspot.it/
di cui potete leggere qui…http://biblioasino.blogspot.it/
E allora, buon inizio a
tutti (asini compresi)!
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