Apro
una parentesi, in questa lunga carrellata di libri e poesie: fra pochi giorni
comincia la scuola ed io sono molto in difficoltà. Se da una parte detesto le
fotocopie http://topipittori.blogspot.it/search/label/Antonella%20Capetti e tutti gli esercizi di pregrafismo (non ricordo bene, ma credo fosse
Munari a dire che la parola pregrafismo, in sé, non ha significato: non si
pre-scrive, così come non si pre-mangia o non si pre-gioca. Si scrive, si
mangia, si gioca, si vive, senza PRE), dall’altra so bene che un certo
esercizio è necessario ad acquisire quella coordinazione oculo-manuale, quelle
abilità grafiche tanto importanti ad un corretto apprendimento delle
tecniche di scrittura.
E
allora cosa faccio? Devo trovare un modo diverso perché i bambini si esercitino, possibilmente divertendosi e realizzando prodotti personali ed esteticamente gradevoli.
È
qui che mi viene in aiuto lo zentangle, che ho conosciuto grazie all’interessantissimo
blog http://scarabocchizen.blogspot.it/ di Tina Festa: attraverso la tecnica degli scarabocchi Zen posso trasformare i pedissequi esercizi di pregrafismo
(realizzati solitamente su anonime fotocopie) in divertenti e stimolanti
progetti d’arte, per mezzo dei quali tutti i bambini producano opere simili per indicazioni ma diverse nelle realizzazioni pratiche.
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