venerdì 10 ottobre 2014

Una modesta proposta, ovvero Primo libro di lettura



Questa mattina, spulciando tra gli scaffali della nostra biblioteca scolastica, tra vecchie guide spesse una decina di centimetri e quaderni operativi densi di future fotocopie, d'improvviso mi è apparso tra le mani un vecchio libro di lettura (1979) che mi ha fatto sbarrare gli occhi:




Ci pensate? Gli alunni di prima elementare, 35 anni fa, potevano trovare sui propri banchi un libro così














Ho ripensato ai libri usati in questi anni, quelli scelti da me e quelli avuti in eredità, ho sospirato e mi sono chiesta: perché i bambini del 2014 non possono avere la stessa opportunità, perché devono (dobbiamo) accontentarci di immagini stereotipate, uscite da un'unica penna (matita, computer...) e di testi spesso banali, che paiono letteralmente appiccicati alla pagina per giustificare un'aderenza al tema (stagioni, animali, famiglia, amici...) e con l'immancabile esercizietto a fondo pagina, a rassicurare genitori e insegnanti sulla evidente valenza didattica ?


Se vogliamo davvero che i bambini, tutti i bambini, abbiano il diritto di riempirsi occhi e mente di immagini e testi d'autore, io credo che ci sia un solo modo: naturalmente non ho la più pallida idea di come funzioni la cessione dei diritti, ma bisogna che le case editrici, non le scolastiche, ma quelle che pubblicano gli albi illustrati che uso quotidianamente con i miei bambini (Topipittori, Babalibri, Lapis, La Margherita, Orecchio Acerbo, Zoolibri e tante altre), mettano a disposizione testi e immagini di quanto pubblicato in questi anni, perché si possa finalmente realizzare un libro di lettura da poter utilizzare e proporre senza imbarazzo, ma con la consapevolezza che si stia offrendo ai bambini (e ai loro maestri) quanto di meglio possibile.



So bene che probabilmente non sarà un investimento economicamente vantaggioso: scuola e guadagno sono (e credo debbano essere) da sempre in antitesi. Ma chiunque abbia a cuore la crescita, umana e culturale, dei piccoli, sa che essa non può che passare attraverso iniziative coraggiose e folli.

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