Tra tutti i libri presentati
in questi anni sul blog, ad oggi mancava ancora il volume più importante: il
vocabolario.
Finora i bambini non hanno
ancora iniziato ad utilizzarlo in autonomia in classe, anche perché ho chiesto
ai genitori di procurarne uno dignitoso per gennaio (sono convinta che possa davvero essere un eccellente regalo di Natale).
In questi giorni, però, ho portato in classe il mio
Dizionario dei sinonimi e
dei contrari
edito
da Treccani,
un volume ricco e completo. In classe l’abbiamo confrontato con una copia omaggio
triste e smilza, lasciata anni fa da un rappresentante, e ci siamo accorti subito che molti vocaboli erano presenti nel
primo ma non nel secondo.
Inizialmente abbiamo
riflettuto su quali gruppi di parole possano avere sinonimi e
contrari; ci siamo così concentrati su verbi, nomi e aggettivi, che ormai
cominciamo a riconoscere e distinguere.
Per indicare i sinonimi
abbiamo scelto una freccia, per i contrari il simbolo matematico di diverso:
Avendo chiesto ai bambini
di proporre le parole da cercare sul dizionario, è stato naturale imbattersi in
vocaboli che non hanno sinonimi né contrari: anche questo è diventato un valido
motivo di riflessione.
Nessun commento:
Posta un commento