DICEMBRE
Viene mio padre e pota
le rose del giardino – con il
dito
gli mostro la ferita che si
è fatto
sulla mano. Lui mi dice
del cambio di stagione, io
già penso
a quando lo toccavo senza
che servisse una ragione.
Silvia Vecchini – Sualzo, Disegni DiVersi, round midnight edizioni
Ci sono libri che, nell’attimo
stesso in cui li sollevi dallo scaffale su cui erano posati, sai già ti
apparterranno per sempre.
Disegni DiVersi
di
Silvia Vecchini e Sualzo, round midnight edizioni
non è stata una sorpresa, ma
un regalo frutto di una lunga attesa.
Conoscevo alcune tra le poesie e le tavole grazie alle condivisioni FB degli autori, coppia anche nella vita.
Le aspettavo ogni lunedì - coincidenza? - come si aspetta un appuntamento importante, in un’attesa trepidante e consapevole.
Le parole di Silvia mi parlavano una lingua perfettamente comprensibile.
Le aspettavo ogni lunedì - coincidenza? - come si aspetta un appuntamento importante, in un’attesa trepidante e consapevole.
Le parole di Silvia mi parlavano una lingua perfettamente comprensibile.
Mi sembrava aderissero fedelmente alla mia vita, alle mie
giornate, al mio quotidiano.
Ora il libro mi restituisce intatta ogni emozione di quei giorni.
Di notte mi sveglio per i
bambini
mentre il buio preme alle
finestre
rimbocco coperte, sento il
cane rigirarsi
nella cuccia, chiudo un
rubinetto
che goccia nel bicchiere,
torno
a letto e ti guardo. Le
tempie
chiarissime libere dagli
occhiali,
ti bacio senza svegliarti,
senza
chiederti se anche per te è
uguale
se ti fa male il pensiero
che sarebbe
potuto non capitare, che
avrei potuto
non incontrarti, mai amare.
“[…]
Il mondo di Antonio e di Silvia è un mondo gentile, in cui anche il dolore che
ogni tanto affiora (le malinconie, i tagli, la nostalgia e le scomparse) hanno
la grazia delle cose vitali. Paesaggi limpidi privi di malizia, gesti minimi
del quotidiano in cui ci si ritrova […]”
Sara Zambotti, Un mondo
gentile (prefazione)
“[…] Perché quando comincia a nevicare è
bellissimo, è uno stato del cielo e dell’animo nostro, c’è della poesia e
scende qualcosa. Quando nevica vale fin dall’inizio. Poi, alla fine, tutto è
mutato. Perché c’è la neve e cambia il segno delle cose e come ci appaiono. E
noi, quando è nevicato, siamo diversi. Dev’essere una cosa tipo un
rispecchiamento tra paesaggi di fuori e paesaggi di dentro, la porosità di cui
siamo fatti noi umani, l’emozione. Chi lo sa. Fatto è che le cose disegnate da
Sualzo mischiate con le parole di Silvia Vecchini a me fanno questo effetto:
come quando dentro nevica.”
Massimo Cirri, Come quando
nevica (prefazione)
Ho la fortuna di avere una
passione che mi concede infinite possibilità di farmi dei regali, e di goderne
più e più volte.
Questo libro, finalmente
scovato a pochi giorni dal Natale, è IL mio regalo.
Qui la pagina della casa editrice, con l'intervista a Sualzo.
Nessun commento:
Posta un commento