Anche Gli Ughi e la maglia
nuova, di Oliver Jeffers, zoolibri, ci aiutano a riflettere su uguaglianza e
diversità: facile, gli Ughi sono tutti uguali, almeno fino a quando Ruperto
decide di ricamarsi una maglia nuova. All’inizio, la diffidenza è davvero tanta,
e Ruperto viene considerato quanto meno stravagante; è però sufficiente che il
suo amico Gilberto decida di apprezzare il suo esempio, perché in breve tempo,
la diversità non sia più un’eccezione, ma diventi regola, tanto da indurre
Ruperto a cambiare di nuovo.
Dopo la lettura e la visione
online del filmato curato dal Laboratorio di
Comunicazione e Narratività dell'Università degli Studi di Trento-Rovereto
diretto da Marco Dallari.
Poi abbiamo riflettuto insieme
se davvero anche noi, come gli Ughi, siamo tutti uguali. Per farlo, ho chiesto
alle bambine e ai bambini di disegnare al tratto su un foglietto la cosa che
più a loro piacesse, o piacesse fare (La
cosa più bella della vita, ha esclamato una voce).
Ognuno ha lavorato in
silenzio, e in segreto (Possiamo fare le
barriere? ha chiesto un’altra voce, intendendo l’uso degli astucci a
coprire il proprio lavoro. Ho risposto che le barriere proprio non mi piacciono,
a scuola come nella vita.)
Poi, a turno, ognuno ha
raccontato cosa avesse scelto di disegnare, e io l’ho scritto, utilizzando le
precise parole dette dai bambini e dalle bambine (per questo non abbiamo
sostituito fare i Lego con costruire, o pitturare con dipingere).
Ho consegnato loro la
fotocopia con le loro parole, e abbiamo incollato i disegni su un foglio A3,
che poi ho fotocopiato, riducendolo perché potesse essere piegato e incollato
sul quaderno.
Anche questo mi pare sempre
un bel modo di documentare un’attività fatta in classe che altrimenti non
potrebbe essere condivisa con le famiglie.
Così, insieme alla passione
per il calcio o per i cani, possiamo trovare quella per i viaggi in auto quando
piove, per il canto degli animali (e non semplicemente degli uccelli), per l’osservazione
delle stelle in cielo o per l’esplorazione marina.
Due frasi in particolare
hanno scaldato il mio cuore di lettrice ad alta voce: in entrambe le classi,
due voci hanno detto che a loro piace quando
la maestra legge le storie.
Come incomincia:
“Gli Ughi avevano una caratteristica:
erano tutti uguali!
Erano tanti,
tantissimi…
Avevano lo stesso aspetto…avevano gli
stessi pensieri…e avevano le stesse passioni.
Finché un giorno, uno di loro –si
chiamava Ruperto- ebbe l’idea di ricamarsi una bella maglia nuova.
La indossava dappertutto, e ne era
MOOOLTO orgoglioso!
Non tutti, però, erano d’accordo con i suoi gusti…
JEFFERS O., Gli Ughi e la maglia
nuova, Zoolibri
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