Un
libro intelligente e chiaro, che aiuta bambini e adulti a riflettere
su un tema antico ma quanto mai attuale:
L'immigrazione
a piccoli passi
di Sophie Lamoreux –
Guillame Long, Mottajunior
Nella nostra società
multiculturale, dove bambini e adulti di etnie diverse cercano, non
senza difficoltà, un'integrazione vera, è importante affrontare il
tema dell'immigrazione distinguendo il significato dei termini (Che
differenza c'è tra immigrato, emigrante o migrante? Cosa significa
“diaspora”?), conoscendo origini e motivazioni storiche dei
primi spostamenti, tra nomadismi, migrazioni di conquista e
immigrazioni economiche, per discutere infine di sradicamento,
irregolari e rifugiati: perché, al di là di ogni retorica,
conoscere è il primo passo per comprendere.
A
causa della povertà o della guerra, uomini e donne sono costretti
ogni giorno a lasciare la loro terra e a ripartire da zero in Paesi
dove per loro tutto è nuovo, a cominciare dalla lingua: forse è
accaduto anche a qualcuno della tua famiglia. L'immigrazione è
sempre esistita e rappresenta una grande ricchezza per il Paese
d'accoglienza, anche se solo le generazioni successive dei nuovi
arrivati possono integrarsi davvero... Dalle invasioni barbariche ai
"clandestini" dei nostri giorni, questo libro ci aiuta a
capire in che modo le diverse ondate migratorie hanno contribuito
alla costruzione e al progresso delle nazioni.
Come
incomincia:
Immigrazione,
emigrazione, migrazione
Queste
tre parole potrebbero formare una sciarada: sono simili tra loro, ma
ognuna ha un significato un po' diverso dalle altre.
E
tuttavia, se una persona ha a che fare con una, per forza di cose si
ritroverà ad avere anche a che fare con le altre due parole.
Vediamo
di chiarire un po'.
“Migrazione”
indica uno spostamento di
popolazione e si può riferire sia a esseri umani sia ad animali.
Questa parola è spesso utilizzata per parlare dei movimenti verso un
altro Paese allo scopo di viverci stabilmente. Può indicare anche
uno spostamento che avviene all'interno di uno stesso Stato. Ci sono
poi le migrazioni stagionali: in questo caso si tratta di movimenti
di persone che si spostano per lavorare in località turistiche
durante l'estate o di quelle che, per esempio, vanno a raccogliere i
pomodori nelle regioni meridionali del nostro Paese.
“Immigrazione”
è l'ingresso nel Paese di
destinazione. Si riferisce all'azione di varcare una frontiera per
stabilirsi in un Paese straniero per viverci e lavorare. Un immigrato
è quindi una persona che è nata da genitori stranieri in un Paese
straniero e che risiede nel territorio di un altro Paese.
“Emigrazione”
è invece la partenza dal Paese
d'origine. L'emigrato è la persona che ha lasciato il luogo dove si
trovava per andare in un altro luogo, in un altro Stato, allo scopo
di viverci stabilmente. Viene definito emigrante nel momento in cui
fa l'azione di partire.
LAMOREUX
– LONG, L'immigrazione
a piccoli passi, Mottajunior
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