Nella scuola primaria ci
sono dei passaggi obbligati, si sa: in prima si impara a leggere e scrivere, in
seconda si consolida l’ortografia e in terza si “fa” la fiaba.
Ora, raccontata così fa
anche un po’ ridere: chiaro che la fiaba non si “fa”, ma nel linguaggio delle
maestre e dei maestri quest’espressione ci sta tutta (in queste settimane sto facendo la fiaba, ci diciamo tra noi).
Io la fiaba ho cominciato
a farla in prima, e poi ho continuato in seconda, e naturalmente non mi fermerò
certo in terza, proprio quando i contenuti dei programmi la prevedono: i miei
bambini sono abituati ad ascoltare i Grimm, Andersen e Calvino, nelle versioni
originali e anche in quelle modificate (così confrontiamo, discutiamo e
sviluppiamo lo spirito critico).
A quindici anni dalla sua prima edizione, torna
Il Dizionario della fiaba
di Teresa Buongiorno,
edito da Lapis
uno strumento
indispensabile per potersi orientare (non a caso, nella prefazione, Vinicio Ongini lo definisce una bussola per i viandanti, piccoli o grandi, ingenui o scaltri, che si avventurano in questo Bosco, fitto di storie, piste narrative, tracce, sorprese, suggerimenti e materiali) in un mondo vastissimo, fatto di migrazioni e di scambi.
[...]
Le fiabe sono una grande eredità che ci viene dal passato, non costano,
non inquinano e sono strategiche per l'economia dei rapporti umani e
per la vita delle generazioni.
Quindi coltivare fiabe è un esercizio di democrazia. Se fossi il nuvo Capo del Governo lo direi ai miei ministri."
Vinicio Ongini, Prefazione a Dizionario della fiaba, di Teresa Buongiorno, Lapis
Dal sito della casa editrice Lapis http://www.edizionilapis.it/it/libro.php?id=409
Da Perrault ai fratelli
Grimm, da Andersen a Calvino: una guida ragionata e di piacevole lettura per
districarsi tra le trame, gli autori e i personaggi delle fiabe, per scoprire
perché la fiaba non passi mai di moda ma sia nutrimento necessario per tutti.
Il Dizionario presenta una selezione di fiabe classiche e moderne,
illustrandone origini, varianti, fortuna letteraria, adattamenti al cinema e in
TV, figure tipiche, autori e studiosi, in un continuo gioco di rimandi tra
paesi e culture diverse, alla scoperta delle radici comuni del nostro
immaginario.
«Parlare
di fiabe è un’impresa azzardata, vale ancora l’avvertimento di Tolkien: “Il
paese delle fate è pericoloso, pieno di trabocchetti per gli incauti e di
tranelli per i temerari”. Ma l’autrice di questo Dizionario è un’esploratrice
di grande esperienza, procede con cautela e curiosità, munita di quella
‘bombola d’ossigeno dell’entusiasmo’ a cui alludeva Calvino alla fine del suo
viaggio nelle fiabe italiane... Il Dizionario che state per consultare è dunque
una bussola per i viandanti, piccoli o grandi, ingenui o scaltri, che si
avventurano in questo Bosco, fitto di storie, piste narrative, tracce,
sorprese, suggerimenti...».
Vinicio Ongini
Nessun commento:
Posta un commento