martedì 7 luglio 2015

Letture estive 3 : Buona notte a Prato Sonno







Per arrivare a Prato Sonno basta chiudere gli occhi. Si viaggia sulla voce che racconta, pagina dopo pagina, seguendo le storie degli animali fino alla caverna dello sbadiglio e allo stagno dei sogni. Ci sono orsi, ricci, lepri, talpe, papere e lombrichi tra l'erba morbida di Prato Sonno, ognuno con un suo carattere e un suo modo di sorridere alla vita. E ovviamente ci sono le pecore: tante, tantissime pecore. Quelle che di solito si contano per addormentarsi. Ma perché perdere tempo a contare? Per prendere sonno, non c'è niente di meglio che ascoltare una storia! Storie per sorridere e per stare insieme, storie per giocare alla paura, storie per scoprire e per farsi domande, storie per immaginare e per scivolare nella buonanotte...


Come incomincia:

“IL PRATO SONNO

La Terra è rotonda. La linea dell’orizzonte si sposta sempre, e per inseguirla devi muoverti in tutte le direzioni, a piedi, in bicicletta, a nuoto, trasportato da un motore o dal vento.
Per arrivare al Prato Sonno invece basta stare fermi
Il Prato Sonno inizia quando chiudi gli occhi, o quando li hai ancora aperti ma non sono più impegnati a guardare quello che ti circonda, perché stanno disegnando qualcos’altro nell’aria.

Non ci sono strade di entrata e di uscita nel Prato Sonno, si può arrivare da tutte le parti. Nel Prato Sonno non ci sono sentieri. L’erba del Prato Sonno è folta e morbida, fa il solletico al cielo e nasconde le tane dei piccoli animali. Nel Prato ci sono molti animali, e soprattutto ci sono molte pecore. Moltissime pecore.”

CARMINATI C., Buona notte a Prato Sonno, Einaudi Ragazzi

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