Per arrivare a Prato Sonno basta chiudere
gli occhi. Si viaggia sulla voce che racconta, pagina dopo pagina, seguendo le
storie degli animali fino alla caverna dello sbadiglio e allo stagno dei sogni.
Ci sono orsi, ricci, lepri, talpe, papere e lombrichi tra l'erba morbida di
Prato Sonno, ognuno con un suo carattere e un suo modo di sorridere alla vita.
E ovviamente ci sono le pecore: tante, tantissime pecore. Quelle che di solito
si contano per addormentarsi. Ma perché perdere tempo a contare? Per prendere
sonno, non c'è niente di meglio che ascoltare una storia! Storie per sorridere
e per stare insieme, storie per giocare alla paura, storie per scoprire e per
farsi domande, storie per immaginare e per scivolare nella buonanotte...
Come incomincia:
“IL PRATO SONNO
La Terra è rotonda. La linea dell’orizzonte si sposta sempre, e per
inseguirla devi muoverti in tutte le direzioni, a piedi, in bicicletta, a
nuoto, trasportato da un motore o dal vento.
Per arrivare al Prato Sonno invece basta stare fermi
Il Prato Sonno inizia quando chiudi gli occhi, o quando li hai ancora
aperti ma non sono più impegnati a guardare quello che ti circonda, perché
stanno disegnando qualcos’altro nell’aria.
Non ci sono strade di entrata e di uscita nel Prato Sonno, si può arrivare
da tutte le parti. Nel Prato Sonno non ci sono sentieri. L’erba del Prato Sonno
è folta e morbida, fa il solletico al cielo e nasconde le tane dei piccoli
animali. Nel Prato ci sono molti animali, e soprattutto ci sono molte pecore.
Moltissime pecore.”
CARMINATI C., Buona
notte a Prato Sonno, Einaudi Ragazzi
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