Ci
sono libri che compro forse soltanto perché, per un istante, torno
ad essere la bambina di 7/8 anni che attende con impazienza il
compleanno, il Natale o la festa patronale per poter avere un nuovo
libro.
Ci
sono libri che mi chiamano, mi attraggono con il potere magico delle
loro copertine, vivacemente illustrate, con i loro tanti racconti,
che mi promettono ore di divertimento e spensieratezza.
Ci
sono libri che mi aspettano quieti su uno scaffale per settimane,
prima di esser presi in mano, aperti, sfogliati, letti.
Storie
matte
a cura di Vic Parker,
Edizioni EL
è uno di questi libri.
Più di 300 pagine di
racconti suddivisi in cinque capitoli (Un salto nell'assurdo,
Imbrogli e buffonate, Babbei e creduloni, Animali turlupinati,
Pericolosamente tonti), brani tratti dai capolavori della
letteratura per l'infanzia (Alice nel paese delle meraviglie e
Attraverso lo specchio, di Lewis Carroll), racconti di Oscar
Wilde, Edward Lear e Rudyard Kipling, fiabe popolari, favole e
leggende.
Come incomincia I
quattro bambini che fecero il giro del mondo, di Edward Lear:
“Una
volta, tanto tempo fa, c'erano quattro piccoletti che si chiamavano
Violetta, Frombolo, Guido e Lionello, e tutti desideravano tanto
vedere il mondo. Così
comprarono una grande barca e decisero di fare il giro del
mondo per mare, progettando di tornare dall'altra parte via terra. La
barca era dipinta di azzurro a puntini verdi e la vela era gialla a
strisce rosse.
Al
momento di salpare, portarono con sé solo una gattina che pilotasse
e governasse la barca e un anziano Quango Wango, che doveva cucinare
e preparare il tè con un grosso bollitore.
Nei
primi dieci giorni di navigazione procedettero spediti ed ebbero da
mangiare in abbondanza, visto che c'erano molti pesci. Per
acchiapparli bastava allungare un lungo cucchiaio nel mare e il
Quango Wango li cucinava, mentre la gattina si saziava con le lische.
Violetta
passava gran parte della giornata a riempire d'acqua salata una
zangola, mentre i suoi tre fratelli la agitavano con violenza nella
speranza che si trasformasse in burro, cosa che però non accadde
mai. Di sera si sdraiavano tutti dentro il bollitore, dove riuscivano
a dormire benissimo, mentre la gattina e Quango Wango governavano la
barca.”
Storie
matte, A cura di Vic Parker,
Edizioni EL
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