venerdì 10 luglio 2015

Letture estive 6: Favole dell'ultimo minuto







 


se hai un minuto libero qui c’è una favola per te, anzi, sessanta favole, che puoi leggere in un’ora, una dopo l’altra, oppure una alla volta in due mesi giusti giusti. ci sono i tipici animali da favola, come la volpe, la cicala, la lepre, il lupo e le formiche; ma anche animali un po’ più insoliti, come l’ippopotamo e il bradipo, la zebra e il pappagallo, il dromedario e il bruco... e c’è pure un extraterrestre venuto dal pianeta plonk e un minuscolo microbo, che però non si vede nemmeno nei disegni



<< LA ZEBRA A STRISCE

accadde un giorno che una giovane zebra, forse per burla, forse per celia, prese un pennello più grosso che no e si mise a dipingere di nero tutte le sue strisce bianche, nessuna esclusa, compresa quella sull’orecchio destro. con le righe bianche dipinte di nero e quelle nere che lo erano già, se ne andò a spasso, così, per vedere l’effetto che fa.

«mamma, guarda! – esclamò un ragazzino – un asino nero!»

non ti dico la zebra... con estremo disappunto se ne tornò a casa e si buttò sotto la doccia per lavare via il colore e far tornare bianche le strisce bianche, lasciando nere quelle che nere lo erano di natura.

l’indomani la giovane zebra, forse per noia, forse per passatempo, prese un pennello più grosso che no e dipinse di bianco le sue strisce nere, nessuna esclusa, compresa quella sull’orecchio sinistro. con le righe nere dipinte di bianco e quelle bianche che lo erano già, se ne andò a spasso, così, per vedere l’effetto che fa.

«guarda, papà! – esclamò una ragazzina – un asino bianco!»

non ti dico la zebra... con disappunto ancor maggiore se ne tornò a casa e di nuovo si buttò sotto la doccia, per lavare via il colore e far tornare nere le strisce nere, lasciando bianche quelle che bianche lo erano di natura.

il giorno seguente, forse per sfida, forse per provocazione, prese due pennelli grossi così e con uno dipinse di bianco tutte le sue strisce nere, pitturando con l’altro di nero tutte quelle che erano bianche, comprese quelle sull’orecchio destro e sull’orecchio sinistro. con le righe nere dipinte di bianco e quelle bianche dipinte di nero se ne andò a spasso, così, per vedere l’effetto che fa.

«nonno, guarda! – esclamò il nipotino – una zebra vera, con le strisce bianche e nere belle così!»

la zebra, orgogliosa, non disse per nulla che non bianche e nere, erano le sue strisce, bensì nere e bianche, tanto chi mai avrebbe potuto accorgersene?

soddisfatta, se ne tornò a casa con un sorriso così e si infilò nel lettone – che era ormai tardi – senza nemmeno farsi la doccia >>
 

Come incomincia:

“Tic-tac tic-tac tic-tac
l’orologio cammina
e non si ferma nemmeno
per fare ti-tic o ti-tac.

Tic-tac tic-tac tic-tac
prima di andare a dormire
il cantastorie con un tic
titicchete-tic, titicchete-tac
ticchete-tì, ticchete-tà
ticchete tacchete tacchete-tì.

Tic-tac tic-tac tic-tac
arriva la sera di corsa
ringrazio Ie di corsa il giorno se ne va
aspettami, vengo con te!

Tic-tac tic-tac tic-tac
all’ultimo minuto
c’è posto anche per te
ticchete-tì, ticchete tà
cocco-dè, chicchi-ricchì
roaaar, i-oh i-oh i-oh
miao, bau, squit
cra, cra-cra, cri-cri
cu-cù, co-cò, tic-tac
ci-cip ci-ciop cip-cip
ticchete tacchete-tà
uh-uh, beeh-beeh
z, zzz, ronf
tic-tac
toc.

VALENTE A., Favole dell’ultimo minuto, Lapis


(anche per questo libro ringrazio Ilaria delle Briciole)

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