mercoledì 26 settembre 2018

Viva le fotocopie!

Chi mi conosce lo sa: anche se non amo le schede, le fotocopie, ci sono però delle attività che, pur prevedendo l’utilizzo della fotocopiatrice, negli anni mi sono parse sempre significative, perché mettono al centro le bambine e i bambini tutti, le loro conoscenze, le loro capacità, il loro pensiero.

Così, anche quest’anno, uno dei primi lavori sul quaderno di italiano è stato realizzato grazie alle fotocopie.
Dopo aver letto alcuni albi con protagonisti il cui nome iniziava con A (Anselmo, Anna, Alfredo, Amos), ho consegnato alle bambine e ai bambini un piccolo rettangolo di carta (1/16 di A4) e ho chiesto loro di disegnare, utilizzando il pennarello nero a punta finissima, cose, persone, parole che iniziassero con la lettera A.  (Mi sembra, questo di disegnare, e poi scrivere, ognuno sul proprio piccolo foglio, uno dei primi modi per dar voce a tutti, e a tutti riconoscere uguale diritto ad esprimersi, e uguale dignità. E, in questo caso, se la parola pensata inizia con un’altra lettera, nessun problema: la si tiene da parte per quando sarà appropriata.)




Ogni bambina e bambino ha poi mostrato alla classe il proprio disegno, permettendo in questo modo ai compagni di indovinare cosa fosse rappresentato. In seguito, abbiamo raggruppato i disegni di identici soggetti e per finire abbiamo fatto le fotocopie, che sono poi state ritagliate, incollate sul quaderno e colorate.
Ad accompagnarle, una parola per ogni immagine.

Ci si impiega molto tempo, a fare questo lavoro: ma ci si impiega molto tempo anche per imparare, e diventare grandi.
















A scrivere s’impara scrivendo.

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