sabato 1 febbraio 2014

B come Buio




Buio pesto buio fitto
cala un ragno dal soffitto
buio scuro buio nero
cala un ragno tutto intero.
Buio ladro buio brutto
ora il ragno io lo butto.
Buio finto buio sciocco
mi fa schifo, non lo tocco.
Buio freddo e pauroso
mamma mia, com’è peloso!
Buio tremo buio ghiaccio
questo ragno io lo schiaccio!
Buio piede buio mano
non lo schiaccio, lo allontano.


ALESSANDRO RICCIONI, Cielo bambino, Topipittori





Il buio non ha occhi
quando io dormo.
Ma se lo guardo
mi guarda e non smette.
E se grido lui grida più forte.
Non mi tocca, se dormo
ma se sono sveglia mi sta addosso
come il mantello di un gigante
e non mi lascia andare

Ma appena mi mette una mano
sulla facci
io chiudo gli occhi
E lo faccio sparire.
Dentro di me

GIUSI QUARENGHI, E sulle case il cielo, Topipittori





C’era nel buio una luna splendente,
cadeva la neve non bianca ma nera,
ed ecco che un’auto passò lentamente
correndo veloce di grande carriera.
Dentro seduta c’era gente in piedi
che stava in silenzio, ridendo a crepapelle,
mentre una lepre morta – non ci credi? –
correva sopra i pattini a rotelle.

Sulla panchina rosa
dipinta di marrone,
ecco un ragazzo biondo
con i capelli colore del carbone.
Una vecchia gli sedeva accanto,
se aveva sedici anni era già tanto;
sgranocchiava un dolce molto raro
dal gusto davvero molto amaro.

Più in là, dal melo che non c’era
pendeva una pera appetitosa:
era l’ultima prugna di primavera,
e sembrava un’anguria ben succosa.

C’era una mucca nel nido dello storno,
insieme a sette giovani caprette,
che festeggiavano il loro complegiorno
sbattendo su e giù le loro alette.
Poi l’asino si mise le ciabatte
e cominciò a volare, suonando la zampogna.
Credetemi: se non ho detto una falsa verità,
vi ho raccontato una vera menzogna.

ROTRAUT SUSSANNE BERNER – EDMUND JACOBY, Nel buio splendeva la luna, Einaudi Ragazzi



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