Gli
spettacoli natalizi di quest’anno (due, come i plessi scolastici in cui
lavoriamo) sono stati realizzati cercando di riunire in sé i progetti attivi in
questi primi mesi: la partecipazione ad Expo 2015, la merenda sana con frutta e
verdura, il laboratorio di danze popolari…
Questo
perché
anche un momento significativo come il Natale sia vissuto come parte
integrante di un percorso scolastico congruo e continuo, e non come una
parentesi del cammino fatto insieme.
Comincia così il ridottissimo reportage dei nostri spettacoli
natalizi: con Esterina, di Babbo Natale la cugina, al trucco (e che trucco!) ...
Con maestre che sorridono
sempre, non solo davanti al fotografo o travestite da Nataline…
Con bambini grandi, grandissimi,
altissimi, che montano e cambiano le scenografie proprio durante lo spettacolo…
Con piccoli folletti che
saltano e danzano nel bosco...
Per poi crollare a terra
addormentati…
Con cuochi provetti che
imbandiscono la tavola per tutti…
E con flautisti, cantanti,
attori e ballerini, che non mostro per rispettarne la privacy, ma che hanno
reso queste due serate indimenticabili. Perché i frutti del Natale sono stati
sì i frutti veri, declinati in mille modi, cantati, danzati e raccontati, per
formare un’unica macedonia, ma soprattutto hanno rappresentato nutrimento, colore,
sapore, gusto, allegria, unione, voglia di stare insieme, gioia: tutto ciò di
cui ogni bambino ha bisogno, tutto ciò di cui ogni bambino ha diritto…
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