Ci sono libri che acquisti
sapendo fin da subito che il loro vero valore trascende di molto il loro prezzo.
È sicuramente il caso de
I nostri anni 70
a cura di Silvana Sola e
Paola Vassalli, edito da Corraini, acquistato a marzo in Fiera a Bologna e
finora mai letto, perché conservato in quello che mi piace chiamare “lo scaffale dei millesimati”.
Ieri, finalmente, complici
le vacanze e, soprattutto, l’influenza, ho passato ore sul divano leggendo le gesta
di un gruppo di pioniere dell’editoria per ragazzi (Paola Vassalli le chiama le
“signore dell’editoria per ragazzi”):
Rosellina Archinto, Loredana Farina, Gabriella Armando, per citarne solo
alcune, donne che, in un’Italia ancora poco attenta, sono state capaci di “coniugare libertà e insieme identità.
Libertà dai vecchi canoni espressivi, quando abbandona definitivamente l’idea
di un’illustrazione a esclusivo servizio del testo per un “albo” dove immagini
e parole si rincorrono, creando un ritmo nuovo e parlando direttamente al
bambino apprendista lettore. Identità perché in questi anni nasce e si
consolida una generazione di autori, editori, librai, bibliotecari, critici e
lettori, che si riconoscono in una comunità. Perché, come ci ricorda Giorgio
Gaber, “libertà è partecipazione”.
(Maurice Sendak, Luca, la luna e il latte, Emme Edizioni/1970)
Una comunità d’intenti,
quindi, che, ben prima dell’avvento di internet, dei social network, dei blog,
veicola informazioni e conoscenze, creando una fitta rete di relazioni vere,
reali, tra persone che si riconoscono intorno all’oggetto albo illustrato.
(Anthony Brownw, Lo specchio magico, Emme Edizioni/1976)
Ho potuto ammirare
illustrazioni senza tempo, scoprire albi sconosciuti e collegarmi
immediatamente all’Opac delle biblioteche per prenotarli (dovrò armarmi di molta
pazienza, però, perché la maggiorparte è chiusa), riflettere su scelte editoriali coraggiose
e ardite, che alcune case editrici continuano a fare, nonostante i tempi non
siano tra i più facili.
E mi sono accorta di
quanto lavoro ancora ci sia da fare, da parte di autori, illustratori, editori,
librai ed insegnanti perché la parità di genere non sia solo vagamente
auspicata, ma concretamente realizzata, nelle scelte quotidiane e nel pensiero
comune.
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