Fino a pochi anni fa il
modo più veloce e di sicuro successo per parlare di autobiografia (in particolare relativa agli anni dell'infanzia) ai bambini
era cercare in biblioteca il volume Quando avevo la tua età e scegliere
alcuni tra i tanti brani presentati.
Fortunatamente, da qualche
anno c’è uno strumento altrettanto efficace e dal respiro più ampio, che, oltre
a testi coinvolgenti e di sicura presa (non solo sull’immaginario dei ragazzi e
dei giovani), ha il pregio di mostrare ai lettori stili, tecniche, modi diversi
di raccontare la propria infanzia, e più in generale la vita: la collana
Gli anni in tasca
edita da Topipittori, è
sicuramente rivolta ad un pubblico di età maggiore dei 7/8 anni, ma i bambini
hanno dimostrato di apprezzare molto sia i brevi stralci tratti da ogni volume, sia le
diverse tecniche e gli stili originali che caratterizzano 4 dei 6 libri a
disposizione.
Ed ecco alcune delle
tavole che i giovanissimi artisti hanno realizzato facendosi trascinare dall’esempio
di autori affermati:
Il momento più secco della mia vita
Una bellissima cena
La rabbia dei compiti
I 9 colori
I miei giorni più belli
Timmy Turner
Autobiografia quando ero al mare
La mia infanzia
Il parco giochi
Lea rubabiscotti
Lo stratopico goal
Dal sito della casa editrice:
Gli
anni in tasca è una raccolta di narrazioni
autobiografiche sull’esperienza dell’infanzia e dell’adolescenza, dedicate a
tutti i lettori, ma in particolare a giovani lettori, dai 12 anni in poi. Il
progetto nasce con l'idea di restituire agli adulti un ruolo forte come
narratori, capaci di offrire ai ragazzi, attraverso il racconto di sé bambini,
la traccia e la memoria di esperienze autentiche ed esistenzialmente
significative.
La collana, che riprende il titolo
di un famoso film di Truffaut degli anni Settanta e si riallaccia a una ricca
tradizione di vicende autobiografiche raccontate ai ragazzi, intende offrire
una misura rinnovata di parola e di racconto: una scrittura che nasca come
profonda e spontanea riflessione sulla propria storia, spazio aperto sulla
scoperta di sé e del mondo, insostituibile strumento di analisi del rapporto
con la realtà, la storia, se stessi, gli altri.
Il racconto vivo del proprio passato, della propria autentica esperienza infantile è un modo interessante per comunicare il valore che può avere un racconto personale, non in quanto dato meramente autobiografico, ma come generatore di significato rispetto all’esperienza di vita non solo privata, ma collettiva.
Le persone invitate a raccontare la
loro esperienza sono diverse per età, sesso, nazionalità, professione, origine,
classe sociale. Grazie alle loro storie andrà a comporsi una sorta di
collezione di infanzie del presente e del passato, un composito e variegato
quadro di memorie, narrazioni, vissuti capace di creare un senso importante per
tutti: ragazzi e adulti.
Nel 2010 Gli anni in tasca
hanno vinto il Premio Andersen come miglior collana di narrativa. Motivazione:
Per aver proposto con sagace rigore, in un momento editorialmente non facile, un'idea
nuova di collana. Per essersi affidata a una pluralità di voci, di esperienze, di
eco, di generazioni capaci di rendere al meglio l'avventura faticosa ed
esaltante, stupefacente talvolta, della crescita, della scoperta di sé e degli
altri.
http://www.topipittori.it/it/gli-anni-tasca
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