lunedì 2 febbraio 2015

Gli anni in tasca



Fino a pochi anni fa il modo più veloce e di sicuro successo per parlare di autobiografia (in particolare relativa agli anni dell'infanzia)  ai bambini era cercare in biblioteca il volume Quando avevo la tua età e scegliere alcuni tra i tanti brani presentati.

Fortunatamente, da qualche anno c’è uno strumento altrettanto efficace e dal respiro più ampio, che, oltre a testi coinvolgenti e di sicura presa (non solo sull’immaginario dei ragazzi e dei giovani), ha il pregio di mostrare ai lettori stili, tecniche, modi diversi di raccontare la propria infanzia, e più in generale la vita: la collana 

Gli anni in tasca





edita da Topipittori, è sicuramente rivolta ad un pubblico di età maggiore dei 7/8 anni, ma i bambini hanno dimostrato di apprezzare molto sia i brevi stralci tratti da ogni volume, sia le diverse tecniche e gli stili originali che caratterizzano 4 dei 6 libri a disposizione.


Ed ecco alcune delle tavole che i giovanissimi artisti hanno realizzato facendosi trascinare dall’esempio di autori affermati:


 



 Il momento più secco della mia vita

 


Una bellissima cena



 La rabbia dei compiti



 I 9 colori



I miei giorni più belli



Timmy Turner



Autobiografia quando ero al mare



La mia infanzia (vita)



 La mia infanzia




 Il parco giochi



 Lea rubabiscotti



 Lo stratopico goal





Dal sito della casa editrice:

Gli anni in tasca è una raccolta di narrazioni autobiografiche sull’esperienza dell’infanzia e dell’adolescenza, dedicate a tutti i lettori, ma in particolare a giovani lettori, dai 12 anni in poi. Il progetto nasce con l'idea di restituire agli adulti un ruolo forte come narratori, capaci di offrire ai ragazzi, attraverso il racconto di sé bambini, la traccia e la memoria di esperienze autentiche ed esistenzialmente significative.
La collana, che riprende il titolo di un famoso film di Truffaut degli anni Settanta e si riallaccia a una ricca tradizione di vicende autobiografiche raccontate ai ragazzi, intende offrire una misura rinnovata di parola e di racconto: una scrittura che nasca come profonda e spontanea riflessione sulla propria storia, spazio aperto sulla scoperta di sé e del mondo, insostituibile strumento di analisi del rapporto con la realtà, la storia, se stessi, gli altri.

Il racconto vivo del proprio passato, della propria autentica esperienza infantile è un modo interessante per comunicare il valore che può avere un racconto personale, non in quanto dato meramente autobiografico, ma come generatore di significato rispetto all’esperienza di vita non solo privata, ma collettiva.
Le persone invitate a raccontare la loro esperienza sono diverse per età, sesso, nazionalità, professione, origine, classe sociale. Grazie alle loro storie andrà a comporsi una sorta di collezione di infanzie del presente e del passato, un composito e variegato quadro di memorie, narrazioni, vissuti capace di creare un senso importante per tutti: ragazzi e adulti.
Nel 2010 Gli anni in tasca hanno vinto il Premio Andersen come miglior collana di narrativa. Motivazione: Per aver proposto con sagace rigore, in un momento editorialmente non facile, un'idea nuova di collana. Per essersi affidata a una pluralità di voci, di esperienze, di eco, di generazioni capaci di rendere al meglio l'avventura faticosa ed esaltante, stupefacente talvolta, della crescita, della scoperta di sé e degli altri.
 
http://www.topipittori.it/it/gli-anni-tasca

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