La poesia salva la vita,
diceva il titolo di un bellissimo libro uscito qualche anno fa. E io
aggiungerei “salva anche l’ortografia e
la grammatica, permettendo ai bambini di imparare senza fatica e divertendosi”.
Da qualche tempo sto
cercando di rinforzare l’uso della maiuscola e l’utilizzo dell’h
nel passato prossimo dei verbi. Certo, ai bambini mica la racconto così.
Ai bambini ho letto Gli invitati in cucina, tratto da quel
pozzo delle meraviglie che è
Tante rime per i bambini
corte lunghe lunghissime
a cura di Fiona Waters e Chiara Carminati, Mondadori
La struttura è molto
semplice:
Il
cane + nome proprio
ha
mangiato + complemento oggetto in rima col nome proprio
In due soli versi, doppio
uso della maiuscola e utilizzo dell’h per il passato prossimo del verbo
mangiare
Naturalmente ci siamo divertiti subito ad inventare una nuova filastrocca che parlasse di cani ingordi, rispettando lo schema e le regole dell’originale:
Il
cane Riki
ha
mangiato i fichi.
Il
cane Nicola
ha
mangiato la cazzuola.
Il
cane Simone
ha
mangiato il peperone.
Il
cane Carlotta
ha
mangiato la ricotta.
Il
cane Rino
ha
mangiato il pasticcino.
Il
cane Filippo
ha
mangiato il Calippo.
Il
cane Michele
ha
mangiato le mele.
Ma
per dirvela tutta
la
cosa più brutta
è
che il cane da caccia
si
è mangiato la focaccia.
CLASSE
2^ CARIMATE
GLI
INVITATI IN CUCINA
Il
cane Alaska
ha
mangiato la pasta.
Il
cane Teodoro
ha
mangiato il pomodoro.
Il
cane Leone
ha
mangiato il pastone.
Il
cane Pippo
ha
mangiato il Calippo.
Il
cane Clorè
ha
mangiato il purè.
Il
cane Renato
ha
mangiato il gelato.
Il
cane Gino
ha
mangiato il pasticcino.
Il
cane Michele
ha
mangiato le mele.
Ma
per dirvela tutta
la
cosa più brutta
è
che il cane di strada
si
è mangiato la piada.
CLASSE
2^ MONTESOLARO
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