Una nuova consonante si affaccia all’orizzonte: la L di lupo… quante storie tra cui scegliere, quanti albi illustrati da sfogliare, mostrare e narrare! Il mio cruccio sono quelli che non farò in tempo a leggere ai bambini: come faranno senza conoscere i libri che rimarranno nella mia borsa?
Intanto,
incominciamo:
(Non
vi sembra che la somiglianza sia davvero totale?! )
Siamo sicuri che il Lupo cattivo sia
davvero così cattivo e la Gazza ladra sia davvero ladra? Forse non è proprio
così!
Un albo illustrato per i più piccoli che capovolge gli
stereotipi: il Lupo Cattivo non è poi così cattivo... e anche i suoi amici -
Biscia Velenosa, Porcello Puzzolente, e Coniglio Pauroso - non sono quello che
sembrano, come potrà sperimentare Iena Ridente.
Una storia che insegna ai bambini a vedere oltre le apparenze.
BERTELLE
– GIRALDO, Lupo Cattivo, San Paolo
È notte. È inverno. Un vecchio lupo cerca
ospitalità nel villaggio degli animali per cucinare una zuppa di sasso. Finirà
con una grande cena con tutti gli animali, curiosi di conoscere un lupo dal
vero.
VAUGELADE A., Una zuppa di sasso, Babalibri
Un lupo si aggira trionfante nel bosco per
raccogliere i consensi dei suoi nemici-amici. Ma l'incontro con un minuscolo
draghetto lo spiazzerà in un finale esilarante.
RAMOS M., Sono io il più forte!, Babalibri
il piccolo lupo, a caccia da solo per la prima volta nel bosco, per rispettare lo stile che la sua buona educazione gli impone è costretto ad esaudire l’ultimo desiderio del coniglio, che desidera che gli venga letta una storia.
LEROY J., Un lupetto ben educato, Babalibri
Ieri mattina, però, ho voluto provare qualcosa di
diverso: ho interrotto la lettura dopo pochissime pagine, esattamente qui:
“Un lupetto, al quale i genitori hanno insegnato le
buone maniere, per la prima volta va a caccia da solo nella foresta.
E subito acchiappa…un coniglio!
-Buongiorno! Qual è il tuo ultimo desiderio prima che
ti mangi?
-Immagino che io non possa chiederti la libertà?
-Certo che no.
-Allora vorrei che…mi leggessi una storia!
Il lupetto, ovviamente, non ha con sé un libro. I suoi
genitori però gli hanno insegnato che:
-L’ultimo desiderio deve sempre essere esaudito!-
-Be’,in questo caso devo tornare a casa…
-Non mi muovo di un pelo, promesso!”
A questo punto ho chiuso il libro:
“Ma…è già finito?!”
“No, però questa mattina vorrei che provaste ad
immaginare come proseguirà la storia.”
Queste le ipotesi dei bambini:
IL LUPO DIVENTA CATTIVO E MANGIA IL CONIGLIO.
IL LUPO CATTURA TALMENTE TANTI ANIMALI CHE CI SONO DI TUTTI I
TIPI: PICCOLI, GRANDI, ENORMI E DOPO QUEL LUPETTO PRENDE UNA RETE GIGANTE E
CATTURA QUELLO GROSSO.
IL LUPO MANGIA IL CONIGLIO E DOPO INCONTRA UN ALTRO ANIMALE E
GLI CHIEDE LA STESSA COSA E MANGIA ANCHE L’ALTRO ANIMALE.
IL CONIGLIO SCAPPA, POI IL LUPETTO INCONTRA UN ALTRO ANIMALE E
SCAPPA ANCORA E POI IL LUPETTO TROVA UN ALBERO CON UN BUCO E CI TROVA DENTRO UN
BAMBINO CON LA POLTRONA CHE STA LEGGENDO UN LIBRO.
LA STORIA E’ COSI’ LUNGA CHE DOPO, QUANDO E’ FINITA LA STORIA,
IL LUPO NON SI RICORDA PIU’ CHE DOVEVA MANGIARE IL CONIGLIO E DOPO IL LUPO SE
NE TORNA A CASA SUA.
IL CONIGLIO E’ RIMASTO LI’, DOPO IL LUPO GLI LEGGE LA STORIA E
SI POSSONO FARE ANCHE AMICI.
ARRIVA UN LUPO GRANDE E MANGIA IL CONIGLIO.
IL LUPO QUANDO HA PRESO UN LIBRO TORNA, IL CONIGLIO ERA GIA’
ANDATO VIA E IL LUPO RITORNA NEL BOSCO E TROVA UN ALTRO ANIMALE.
IL LUPO INCONTRA UN BAMBINO E LO MANGIA E DIVENTA GRASSO.
PRIMA IL LUPO LEGGE LA STORIA AL CONIGLIO, POI SE LO MANGIA.
PRIMA IL LUPO RACCONTA LA STORIA, DOPO IL CONIGLIO SCAPPA E
INCONTRA UN RAGNO E DOPO IL LUPO VEDE LA CODA DEL CONIGLIO E CADONO DENTRO UN
BUCO E UN CACCIATORE VA A UCCIDERLI.
IL CONIGLIO SCAPPA, VA NEL BOSCO, IL LUPO VA NEL BOSCO A CERCARE
IL CONIGLIO E DOPO RITORNANO A CASA E FANNO AMICIZIA.
PRIMA IL LUPO GLI LEGGE LA STORIA, POI IL CONIGLIO SCAPPA, POI
UN ALTRO LUPO TROVA IL CONIGLIO E QUELL’ALTRO LO CERCA MA NON LO TROVA.
IL CONIGLIO SCAPPA E DOPO SI E’ PERSO, POI IL LUPO E IL CONIGLIO
SI RITROVANO.
IL CONIGLIO SCAPPA, POI TROVA IL LUPO CHE VOLEVA MANGIARE IL CONIGLIO
E POI LITIGANO.
IL LUPO TROVA UN BAMBINO, POI DIVENTANO AMICI E VANNO IN GIRO
PER IL BOSCO.
IL LUPO E IL CONIGLIO VANNO NEL BOSCO E POI ARRIVA IL BAMBINO E
VA ANCHE LUI.
(Prima della lettura, come sempre, ho mostrato la quarta e la copertina; la presenza del bambino in alcuni finali è sicuramente motivata da questo…)
Un lupetto ben educato rispetta le promesse e soprattutto esaudisce l’ultimo
desiderio delle sue prede. Ma per un bambino, che cosa vuol dire essere
ben educato?
Queste le risposte di una classe
e dell'altra
Ma
come trasformare delle regole di buona educazione in qualcosa di concreto, di
vivo, di indispensabile allo stare bene insieme?
Proprio perché sia
evidente, naturale, direi, che i comportamenti, adeguati o no, di ognuno di noi
hanno delle conseguenze sulla vita di tutti, abbiamo pensato di realizzare un
grande cartellone, su cui scrivere ogni frase suggerita dai bambini.
In seguito
a comportamenti significativamente e continuativamente rispettosi e attenti alla convivenza con gli
altri, gli insegnanti assegneranno una stellina. Al raggiungimento di 10
stelline, scatterà un premio per tutta la classe: un intervallo più lungo, la
visione di un bel film, un gioco a sorpresa, un cioccolatino per tutti, una
poesia illustrata da incollare sul quaderno…
È
chiaro che associare comportamenti corretti a dei premi è molto rischioso: il vero
obiettivo è scoprire che i comportamenti corretti generano un clima di serenità
e collaborazione che è di per se stesso un premio per il singolo e per la
collettività. Ma ci arriveremo, ne sono sicura…
Per
saperne di più:
Un
manuale-non-manuale di buone maniere e semplici consigli per imparare a essere
o diventare bambini gentili. Gentili con gli altri bambini, gentili con i
grandi, gentili con gli animali, gentili con le cose proprie e quelle degli
altri, gentili e rispettosi con la natura che ci circonda. Per dire tutto
questo non ci sono noiose regolette. Gli autori di questo libro hanno pensato
di mostrare ai bambini che cos'è la gentilezza - e, per contro, la non
gentilezza - con parole in prosa e in rima e con tanti disegni, spesso molto
buffi. Perché si può essere gentili senza essere troppo seri, ma, anzi, con un
sorriso.
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