“I
miei ricordi preferiti […] sono quando l’Anto ci leggeva più libri”
Correggendo un testo, ho trovato questa frase.
Ho pensato che fosse davvero
bello che tra i ricordi di un bambino ci fossero i libri, quelli letti ad alta
voce in classe. E, nello stesso tempo, mi sono intristita: quell’imperfetto, leggeva, è un tempo passato, e accostato
a più libri rende in modo intenso il
senso di nostalgia per un tempo in cui, di fatto, leggevo più libri ai bambini.
Non ho bisogno di
rifletterci, per sapere che è vero: era bello il tempo in cui leggevo più
libri, quando pescavo nella borsa di tela che portavo sempre con me e ne
toglievo il libro scelto per l’occasione. Ed era sempre una festa.
Penso di dover tornare al
più presto a leggere ogni giorno ai miei ragazzi gli albi illustrati; perché sono
la sintesi perfetta tra parola e immagine, un racconto che inizia e si conclude
nell’arco di pochi minuti, ma che fa risuonare un’eco profondissima dentro
ognuno di noi.
Così, come ultimo libro di questo nostro terzo anno insieme, ho scelto
Così, come ultimo libro di questo nostro terzo anno insieme, ho scelto
di Janna Carioli e Sonia MariaLuce Possentini, Bacchilega Junior
ricevuto in dono a Bologna dalle mani di Angela Catrani, editor della casa editrice.
Qui la versione di Scaffale Basso
Qui la versione delle Briciole di Pollicino
Un litigio, di cui non ci si ricorda neppure il motivo, ma che basta a separare, forse per sempre.
Qui la versione di Scaffale Basso
Qui la versione delle Briciole di Pollicino
Due bambini, o meglio, due amici; e una casa sull'albero.
Un'estate che non avrei saputo raccontare meglio
Un litigio, di cui non ci si ricorda neppure il motivo, ma che basta a separare, forse per sempre.
E poi, un nuovo inizio
Come incomincia:
“I
due bambini l’avevano prima desiderata, poi disegnata sui fogli a quadretti dei
loro quaderni.
L’avevano
costruita con i tronchi che le tempeste sul lago portano a riva durante l’inverno.
E
ora, finalmente, la casa sull’albero era finita.
Nascosta
fra i petali bianchi del grande ciliegio, era praticamente invisibile.
Dritti
sulla piattaforma, guardarono il lago.
Sembrava
di stare sul ponte di una nave.
E
la casa di legno era la cabina del capitano.
CARIOLI J. – POSSENTINI S. ML., L’estate delle cicale, Bacchilega Junior
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