Ci sono libri, e autori, intramontabili;
Boy
di
Roald Dahl, Salani
è sicuramente uno di questi.
Ne ho iniziata la lettura in
classe da qualche giorno. Quasi magicamente, s’è creata quella sorta di
sospensione del tempo e dello spazio; una situazione quanto mai rara, e
preziosa.
Le voci tacciono, gli occhi
si fanno attenti, e le mani, prima indaffarate in mille traffici, si fermano.
La lettura li ha catturati.
È un momento di grande
intensità, questo, e di grande responsabilità per chi legge: la voce diventa
tramite tra il libro e ogni ragazzo.
Tutti ascoltano le stesse
parole, le stesse pagine; ma dentro di sé, ognuno ricrea la propria storia.
Come comincia:
Come comincia:
Un’autobiografia
è quel libro che si scrive per raccontare la propria vita e che generalmente è
zeppo di ogni specie di particolari noiosi.
Questa
non è un’autobiografia. Mai mi sarebbe venuto in mente di scriverne una.
Tuttavia, nei miei primi anni di scuola e anche in seguito mi sono successe un
bel po’ di cose che non ho mai dimenticato.
Nessuna
di grande importanza, sia chiaro, ma ognuna mi ha colpito a tal punto he mi è
riuscito impossibile scacciarle dalla mente. Anche a distanza di cinquanta o
sessant’anni, ogni singolo episodio è profondamente impresso nella memoria.
Non
devo far fatica per ricordarli. Mi basta schiumarne uno dalla mia coscienza e
scriverlo.
Qualcuno
è buffo. Qualcuno doloroso. Qualcuno spiacevole. Dev’essere per questo che me
li ricordo così bene. E tutti sono veri.
R. D.
DAHL R., Boy, Salani
Nessun commento:
Posta un commento