Molto di ciò che Il Masetto
è e realizza diventa poesia; ce ne siamo accorte appena arrivate, osservando la
natura che ci circondava, le tracce del passaggio di chi prima di noi si era
lasciato catturare da quest’esperienza totalizzante, la cura per ogni
particolare, dall’accoglienza al cibo, che Giulia e Gianni mettono in tutto ciò
che fanno.
La poesia al Masetto ci sta proprio bene; e i volumi di poesia sono stati quelli che in maggior numero ho stipato nella mia già voluminosa valigia.
Osservando attentamente la fotografia
probabilmente vi chiederete cosa
ci faccia Storie per ridere di Bichonnier – Pef, nella bibliografia poetica del corso.
La risposta fa sorridere
me per prima: preparando l’incontro di sabato 27, l’ultima mattinata al Masetto,
mi sono resa conto che, nonostante la frequentazione immediata, fin dai primi
giorni della prima, con i più grandi poeti per l’infanzia italiani – Munari,
Scialoja, Piumini, Tognolini- il primo lavoro poetico scritto di cui il
quaderno recasse traccia era seguito alla lettura de
Il mostro peloso
di
Bichonnier – Pef, E.Elle,
certo un capolavoro della lettura
per l’infanzia, che però agli occhi e alle orecchie dei più potrebbe apparire tutt'altro che poetico.
In realtà, le nostre prime
rime scritte arrivano proprio da lì:
E dopo aver raccontato
quanto la poesia sia stata importante in questi anni per me e i miei bambini, che proprio al termine di quest'anno scolastico hanno pubblicato il loro primo libro di poesia Io potrei essere tutto,
ho letto alle ragazze alcuni testi poetici scelti per l’occasione:
Poi, ognuna di loro ha
scelto una o più poesie
e, su loro suggestione, ha scritto la propria, in un silenzio
rotto solo dai belati delle capre
Questo, il segno del nostro passaggio al Masetto
Per concludere, due volumi imperdibili, di uno tra i miei autori preferiti, Bernard Friot:
di cui ho scritto qui
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