La
scuola è come un albero
è
chioma ed è radice
la
scuola è come un nonno
è
chi ascolta e chi dice
la
scuola è come il mare
è
onda ed è brezza
la
scuola è come il cuore
è
domanda e certezza
la
scuola è come il cielo
è
vento ed è quiete
la
scuola è come il circo
è
acrobata ed è rete
la
scuola è come fiaba
è
drago, è mago, è re
la
scuola è come il mondo
la
scuola è come me.
Gabriele Clima, Senti
senti che scuola!, Mondadori
Similitudini semplici e chiare, quelle che Gabriele
Clima utilizza per descrivere la scuola in questa poesia; similitudini che in un attimo contagiano due classi di ragazzi di 9 anni, che scrivono:
La
scuola è come un’ape che sta imparando a proteggere l’alveare
perché prima
si impara poi (si) lavora.
La
scuola è come un albero che mi tiene compagnia quando sono triste
e mi appoggio a lui poi sono felice.
La scuola è come il vento perché il tempo passa velocemente.
La
scuola è albero perché cresce forte e paziente.
La
scuola è come una galera.
La scuola è come un tappeto volante che ti fa volare in lungo e in largo.
La
scuola è come un gioco perché è facile e bella.
La
scuola è come un albero perché ha tante foglie e i frutti sono le maestre.
La scuola è come un viaggio perché si vedono tante cose nuove.
La scuola è come il sud perché fa caldo.
La
scuola è come n albero perché tutto quello che sa va sulle foglie.
La
scuola è come il sole perché è calda e grande.
La scuola è come un punto di riferimento perché è sempre lì.
La scuola è come penna,
è carta ed è inchiostro.
La scuola è come il vento che passa e se ne va.
La scuola è come una cartolina in mezzo al mare perché è come un posto nuovo.
La scuola è come un sole perché mi fa sudare tanto.
La scuola è come un raggio di luce perché illumina la nostra mente.
La scuola è come una poesia che cadono le parole.
La scuola è come un amico che ci aiuta e ascolta.
La scuola è come una casa perché le maestre sembrano mamme.
La scuola è come il calcio
è concentrazione e allenamento.
La scuola è come una vetrina perché dopo otto e cinque ore vengono a comprarci.
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