martedì 6 settembre 2016

punto e linea, ovvero Arte in punta di penna(rello)



Oltre a quelli di cui ho già raccontato, uno dei regali più preziosi dei giorni al Masetto è stata la possibilità di conoscere un libro assolutamente imperdibile per chi, per lavoro o per passione, è interessato ai temi dell’arte, in particolare nel mondo dell’infanzia.

punto e linea


di Röttger – Klante, Il castello

 

è un libro uscito per la prima volta in Italia nel 1976.

È arrivato al Masetto grazie a Carolina Capovilla, insegnante ricca di esperienza ed estremamente attenta ai temi legati al superamento degli stereotipi, anche nella produzione grafica, soprattutto grazie alla progettazione di attività legate all’osservazione della realtà che ci circonda in situazioni e contesti reali (suoi i progetti in punta di penna su alberi e astronomia “romantica).

Fin da subito, ci ha affascinato per la ricchezza di illustrazioni e di spunti concreti in una materia in cui, come scrive Stephan Hirzel nell’introduzione “[…] non esistono schemi unici e (che) il gioco con i mezzi figurativi, nonostante le sue regole, racchiude tante inesauribili varianti. […] Il fine quindi che questa collana si propone non è quello di indurre a imitazioni prive di fantasia, ma piuttosto di fornire impulsi e stimoli per uno sviluppo ricco di creatività. Soltanto in presenza di tali frutti potremo riconoscere educatori veramente vitali.”

Nel mio caso, il valore aggiunto deriva dall’uso esclusivo di penna o pennarello al tratto, che da sempre privilegio perché permette ai bambini maggior cura nella ricerca del dettaglio, della ricchezza e della precisione esecutiva.

Il testo, prevedibilmente, considerato l'anno di pubblicazione, è purtroppo fuori catalogo; fortunatamente è possibile reperirlo attraverso il sistema bibliotecario.





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