Oltre a quelli di cui ho già
raccontato, uno dei regali più preziosi dei giorni al Masetto è stata la
possibilità di conoscere un libro assolutamente imperdibile per chi, per lavoro
o per passione, è interessato ai temi dell’arte, in particolare nel mondo dell’infanzia.
punto e linea
di Röttger – Klante, Il castello
è un libro uscito per la prima
volta in Italia nel 1976.
È arrivato al Masetto grazie a
Carolina Capovilla, insegnante ricca di esperienza ed estremamente attenta ai
temi legati al superamento degli stereotipi, anche nella produzione grafica,
soprattutto grazie alla progettazione di attività legate all’osservazione della
realtà che ci circonda in situazioni e contesti reali (suoi i progetti in punta
di penna su alberi e astronomia “romantica).
Fin
da subito, ci ha affascinato per la ricchezza di illustrazioni e di spunti
concreti in una materia in cui, come scrive Stephan Hirzel nell’introduzione “[…] non esistono
schemi unici e (che) il gioco con i mezzi figurativi, nonostante le sue regole,
racchiude tante inesauribili varianti. […] Il fine quindi che questa collana si
propone non è quello di indurre a imitazioni prive di fantasia, ma piuttosto di
fornire impulsi e stimoli per uno sviluppo ricco di creatività. Soltanto in
presenza di tali frutti potremo riconoscere educatori veramente vitali.”
Nel
mio caso, il valore aggiunto deriva dall’uso esclusivo di penna o pennarello al
tratto, che da sempre privilegio perché permette ai bambini maggior cura nella
ricerca del dettaglio, della ricchezza e della precisione esecutiva.
Il testo, prevedibilmente, considerato l'anno di pubblicazione, è purtroppo fuori
catalogo; fortunatamente è possibile reperirlo attraverso il sistema
bibliotecario.
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