Sono davvero molti gli albi illustrati sul tema della
paura: per continuare a parlarne con i miei bambini, ho scelto
Lison ha paura
di
Perrine Ledan e Lotte Bräuning, Topipittori
un albo dove il dialogo
serratissimo tra la piccola protagonista e i componenti della sua famiglia è
accompagnato da illustrazioni morbide e avvolgenti, che rendono affabili e
simpatici persino il lupo, la strega o un gruppo di fantasmi.
E per esorcizzare ulteriormente
il lungo elenco di paure di cui soffrono i bambini, ecco Anatole, il fratello
maggiore più scemo del mondo, immagine (e definizione) che grandissimo successo
hanno riscosso tra i bambini, permettendo loro di scrivere a chiare lettere la
parola “scemo” senza che nessuno potesse in alcun modo rimproverarli.
Genitori, nonni e fratelli
si rivolgono a Lison chiamandola di volta in volta pulcina, capretta, gattina, ochetta… E, leggendo, mi veniva
naturale utilizzare un tono risentito nel rispondere: “Non sono una pulcina. Sono una bambina.” perché credo ci siano
molti bambini a cui non piace tutta quella pletora di nomignoli di cui noi
adulti amiamo riempirci la bocca. Il proprio nome, la propria identità, sono
una cosa seria.
Geniale, nella sua semplicità, la
battuta finale di Lison...
Come incomincia:
-
Mamma,
ho paura.
-
E
di cosa hai paura, pulcina mia?
-
Non
sono una pulcina. Sono una bambina.
-
Va
bene… Di cosa hai paura, tesoro?
-
Non
lo so.
-
Forse
hai paura del lupo?
-
Ma
no, non ho paura del lupo. I lupi abitano nei boschi neri con la luna piena. E
poi il lupo è uno degli animali più carini…
Dal sito della casa editrice:
"La
piccola Lison ha paura. Di cosa? Lison non lo sa. Mamma e papà, zii e cugini,
parenti e amici a turno, interpellati dalla piccola, cercano di rassicurarla e
di capire cosa la spaventi tanto. Il lupo? No, non si tratta del lupo. La
strega? No, non si tratta della strega. E allora sarà la morte. No, non lo è.
Ragni, pipistrelli, licantropi? Macché! Lison, un po’ spazientita, spiega che
tutte quelle cose non sono affatto paurose: il lupo è il più gentile degli
animali, la strega è una vecchietta sfortunata, gli animali schifosi vivono in
grotte e lei in una casa pulita. E allora? Il gioco continua e a chi le offre
facili soluzioni, Lison oppone ragioni di saggezza e buon senso. Un libro
divertente e delicato che spiega che a volte la paura più grande che ci assale
è solo quella di aver paura. Una paura strana, che se ne va, proprio come era
venuta..."
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