giovedì 2 luglio 2015

Letture estive 1: Caccia alla tigre dai denti a sciabola


Caccia alla tigre dai denti a sciabola




Un libro perfetto per cominciare la rubrica Letture estive: un albo illustrato di recentissima pubblicazione, popolato di personaggi divertenti che animano le pagine, su cui bambini e adulti potranno passare moltissimo tempo ad interrogarsi (Cosa mai starà sognando il daino dallo stelo in bocca, che beatamente dorme poggiato ad un masso mentre intorno ferve senza sosta la vita della tribù? Chi starà vincendo tra il bisonte e il topo nella partita a foglie? Ma, soprattutto, cosa pensano i due conigli degli stranissimi comportamenti umani?).

Un albo illustrato ambientato indietro nel tempo, al tempo in cui c’erano i primi uomini. E se nella tribù la suddivisione dei ruoli appare molto schematica (gli uomini sono cacciatori e guerrieri, le donne cercatrici e raccoglitrici, i bambini pasticcioni e arruffoni), Olun, apprendista cacciatore della temibile tigre dai denti a sciabola, deve fare i conti con Uma, che non ha nessuna intenzione di smettere di seguirlo. E così, tra un inseguimento e l’altro, Olun riesce a catturare la feroce  tigre con l’aiuto quasi magico di uno strano sassolino bianco ricevuto in dono dallo stregone, Testa tra le Nuvole.


Come incomincia:

“Vieni, andiamo indietro nel tempo. Andiamo fino a un tempo di molto tempo fa e ancora prima. Il tempo in cui c’erano i primi uomini. Guarda laggiù quegli uomini: sono cacciatori e guerrieri. La caccia è così faticosa, che dopo devono riposarsi ben bene.
Di qua vedi delle donne, che sono cercatrici e raccoglitrici. Nel senso che cercano e raccolgono piante e frutti da mangiare insieme alla carne (quando capita che gli uomini tornino dalla caccia con un bel bottino…).

Ah, già, ci sono anche dei bambini.
Sono pasticcioni e arruffoni: ne hanno di cose da imparare prima di diventare cacciatori e raccoglitrici!

VAN OUDHEUSDEN P. – LEROY B., Caccia alla tigre dai denti a sciabola, Sinnos (trad. di Laura Pignatti)


Qui l'accuratissima recensione di Carla Ghisalberti per Lettura Candita

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