giovedì 25 febbraio 2016

22 febbraio 2016: incontro con Silvia Vecchini - Pensieri in libertà


...ovvero dell'emozione che si prova, rimanendo addirittura di stucco o scioccati dall'ansia, ad incontrare una famosa poetessa, anche se non indossa una minigonna con su dei fiorellini e una maglietta di Calimero.



Mi sono sentita emozionata perché prima d’ora non avevo mai incontrato una famosa poetessa.




[...] me la immaginavo bionda con una faccia ovale.




[…] pensavo che era una donna speciale da quanto ero agitata.
Silvia era una tipa siciliana.




Abbiamo fatto Mi piace/non mi piace, Preferisco, Adoro, Detesto...




È stato bellissimo perché ci ha insegnato che bisogna esprimere i propri sentimenti…




Poi Silvia ha cominciato a dettarci delle tracce di frasi, avevamo cinque minuti a disposizione.




Quando abbiamo visto Silvia Vecchini sono rimasto di stucco.




Quello che mi è piaciuto di più è l’autografo […] e la cosa più brutta è che me l’hanno rubato.




Silvia è una persona molto gentile e la cosa che mi è piaciuta di più è il momento in cui avevamo 
in mano il sassolino.





Abbiamo fatto molte attività, quella che ho preferito è stata quando abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo immaginato che noi dovevamo proteggere qualcuno.




Quando ho conosciuto Silvia Vecchini me la immaginavo diversa. 
Me la immaginavo bionda con gli occhi marroncini 
e con una minigonna con su dei fiorellini e una maglietta di Calimero.





Lei è la mia autrice preferita.




Ero scioccato dall'ansia...









Appena è entrata mi sono emozionata perché era la prima volta che la vedevo di persona.





 […] mi sono venute tante idee per farmi conoscere...


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