mercoledì 10 febbraio 2016

Mercoledì al cubo (15): Un sasso nella strada



Compito: portare un sasso

“Un sasso?”
“Perché?”
“Come dev’essere?”
“Cosa dobbiamo farne?”


Compito: portare un sasso


Non specifico a cosa ci servirà, né, tantomeno, come dev'essere: mi affido al caso, e lascio ai bambini (e ai loro genitori) un intero fine settimana per pensarci.


Poi, lunedì mattina entro in classe e dalla borsa estraggo

Un sasso nella strada



delle mie amiche Ilaria Antonini e Barbara Balduzzi (le Pollicine), 
illustrato da Marco Scalcione e edito da Minibombo


(per saperne di più, leggete qui )



Come incomincia:



“C’è un sasso nella strada” dice sorpreso il coniglio. “ieri non c’era alcun sasso!”.



“Cosa stai guardando?” chiede il castoro.

“C’è un sasso nella strada!” risponde il coniglio.



“È un sasso molto grande!” esclama il castoro. “Com’è finito qui?”



“Cosa state guardando?” chiede la rana.

“C’è un sasso nella strada” rispondono in coro il coniglio e il castoro.


“È un sasso molto liscio!” esclama la rana. “Com’è finito qui?”

“Cosa state guardando?” chiede lo scoiattolo.
“C’è un sasso nella strada” rispondono in coro il coniglio, il castoro e la rana.


“È un sasso molto rotondo!” esclama lo scoiattolo. “Com’è finito qui?”



  
Ah. Quindi come doveva essere il sasso?




Peccato. Questi non ci servono. 

(Però sono molto belli. Potremmo usarli per qualcos'altro)







I sassi rimasti, però, non bastano più per ogni bambino.


Peccato.
Saremo costretti a lavorare a piccoli gruppi.
Ai bambini proprio non piace lavorare con gli amici...

:) 




Come finisce:




Il castoro, il coniglio, la rana, lo scoiattolo e l’uccello spingono il sasso via dalla strada: era un sasso grande!
Chiamano tutti gli abitanti della città, e siccome si sta avvicinando il Carnevale, fanno tutti festa.






…e si rompe. Poi esce un animale e tutti gridano: “Allora era un uovo!”. L’uovo contiene una crepa, da cui, spaccandola, è uscito un pulcino gigantesco, che se ne va per tutta la città.






Alla fine il sasso era un uovo di tirannosauro che esce e li rincorre per la città. Sembravano spacciati perché li voleva mangiare, però al castoro viene un’idea: portarlo alla riva del mare, lo spingono nel mare e affoga.





Dopo aver faticato tanto, lanciano il sasso in aria, e si frantuma e porta gli animali a casa loro. Chiamano i loro amici e sono felici di aiutarli, e vanno a casa loro a mangiare la pizza.







Eehee…! Il sasso era un uovo, e dall’uovo esce un pulcino e quando è nato in strada ha pensato e ha detto: “Da grande vorrei fare il pulcino poliziotto” e il giovane e famoso uccellino era la mamma e il coniglio il papà e vissero per sempre felici e contenti.




E...boom! Quello assomigliava a un sasso, ma in realtà è un carro di Carnevale. 
Evviva!!!







e spostano il sasso e dietro trovano una mappa per trovare un tesoro pieno di monete e alla fine lo trovano.







Tutti e quattro salgono sul sasso e il coniglio li spinge giù. Il castoro, l’uccellino, la rana e lo scoiattolo lo guidano nel prato.






Gli amici girano il sasso e scoprono che è un sasso, ma non è un sasso come gli altri perché è un sasso magico e strano, perché si è rotto ed è diventato un gigante di roccia, però lo scoiattolo gli dà un pugno e lo sconfiggono e riescono a passare come gli altri giorni.





“Ma è un seme!” esclama il castoro con voce tonante.
“A me sembrava un sasso!” si domanda il coniglio.
“Anche a me “ dice la rana.
“Guardate, c’è una crepa!” osserva lo scoiattolo.
“E se poi cresce una pianta gigante?” domanda preoccupato l’uccellino.
“Non temere, se crescerà la fermerò io!” esclama coraggioso il coniglio.
“Non vi preoccupate, non è niente!” dice il castoro.
E alla fine nessuno saprà che cos’è.




Dietro il sasso trovano uno splendido panorama, così tutti vanno sulla cima di una montagna e vissero tutti felici e contenti.















Ah. Voi volevate sapere come finisce il libro, quello vero, quello scritto dalle mie amiche Ilaria Antonini e Barbara Balduzzi (le Pollicine), illustrato da Marco Scalcione e pubblicato da Minibombo?

Beh…correte a comprarlo, no?






(Per chi non l’avesse capito, le Pollicine sono mie carissime amiche, ed è stato speciale lavorare con i bambini utilizzando il loro libro, perchè è davvero molto bello, divertente e dal finale totalmente inatteso: neppure i miei bambini l’hanno immaginato!)

Qui la versione delle autrici, le Briciole di Pollicino
Qui la versione di Scaffale Basso

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