C’era
una volta un ragno
che
filava in un bagno,
c’era
una donna stufa
appoggiata
a una stufa,
c’era
un ombrello rotto,
c’era
un bagnino cotto
sotto
il sole di luglio:
(era
tutto un subbuglio
di persone
e di oggetti,
di
case e parapetti,
di
stradine e di piazze
di
tante e tante razze
d’uomini
e di animali
-tutti
diversi e uguali).
Nessuno
s’acquietava:
(chi
dormiva sognava,
tornava
chi partiva,
sperava
chi soffriva)
aspettavano
intanto,
ciascuno
dal suo canto,
l’ombrello
che piovesse
la
donna che smettesse
quella
pioggia insistente
e il
ragno immantinente
la
mosca nella tela
il
bagnino una vela
gonfia
e lesta sull’onda.
In
questa baraonda
seguitava
il Pianeta
a
cercarsi una meta.
Elio Pecora, da Terra
gentile aria azzurrina, Einaudi Ragazzi
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