Ci sono persone con cui si
stabilisce, in tempi rapidissimi, una corrente di stima, empatia e, oserei dire,
affetto.
Due di queste persone sono
Cristina Bellemo, oggi impegnata qui
e Silvia Vecchini, coautrice di questa antologia poetica
che oggi mi piace unire in questo post
La
cura, dentro
Dentro
di me c’è una sorgente
la
sento scorrere chiaramente
ma
occorre liberare il suo cammino
da
sassi, ostacoli, bastoni
lasciarla
correre, farsi mulinello,
vortice,
cascata. La cura inizia
dalla
sorgente ritrovata.
La
cura, fuori
Togli
le scarpe, togli i calzini
poggia
per terra i tuoi piedini
nell’erba
avanza, piantati bene
senti
la forza, una linfa che viene
e
sale e sale, alza le braccia
prenditi
il sole, senti la cura
carezza
potente della natura.
Silvia Vecchini, Scacciapensieri
poesia che colora i giorni neri, mille gru
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