Sono tornata da Bologna, ormai due settimane fa, con lo
zaino colmo di libri. Di questi, tre li ho ricevuti addirittura in regalo, e
ciò non smette di stupirmi.
La maggior parte dei miei
libri nuovi (chi mi segue lo sa) finisce accatastata sulla poltrona, in attesa
di un tempo dedicato. In questi giorni non è molto: la scuola, che è il mio
lavoro, si è presa non solo il tempo, ma anche molto dello spazio sulla poltrona.
Però, in un grigio
pomeriggio di domenica, ho estratto dalla catasta
La mia scuola è un grande
fiume
di
Maria Beatrice Masella, illustrato da Agnese Baruzzi e edito da Bacchilega
Junior.
Un regalo, questo, sì, e
quanto mai gradito, perché mette insieme molte delle mie passioni: la poesia,
la scuola, i bambini, i libri, l’illustrazione d’autore, domande intelligenti,
risposte non scontate… in una parola, quasi tutto quel che cerco in un libro, e forse anche nella vita.
E, come se non bastasse,
questo è un libro della collana VICEVERSA, da
capovolgere e ricominciare: perché da una parte ci sono le filastrocche per bambini
e bambine, dall’altra, quelle per maestre e maestri.
Al centro, perfetto punto d’incontro
tra queste due letture, una mappa insieme fantastica e realistica, perché
capace di mettere insieme, in questi due mondi che s’incontrano ogni giorno,
parole come EMOZIONE, LENTEZZA, INFINITO, INSIEME, PAROLA, VIAGGIO, AVVENTURA,
NATURA, SORPRESA…
Dal sito della casa editrice, Bacchilega Junior:
"Un
libro per bambini, bambine, maestre e maestri. Un libro per la scuola e
sulla scuola. Parole da leggere e parole per giocare.
Uno
spazio aperto e condivisibile: in ogni coloratissima pagina c’è infatti
una filastrocca da leggere e uno spazio bianco per disegnare o per
appuntare qualche pensiero. Andare a scuola significa imparare a
leggere e a scrivere, conoscere diversi libri, scoprire i segreti
della scienza, galoppare con la fantasia, inventarsi un altro mondo.
Ogni
mese una parola in evidenza su cui fermarsi a pensare, uno spunto per
riflettere insieme alla classe sugli orizzonti grandi della scuola,
dove gli scolari e le scolare sono persone in crescita e le maestre e i
maestri sono prima di tutto educatori."
APRILE
Son
maestro amo la scuola
il
racconto e la parola
io
vi guardo se ascoltate
e
vi ascolto se guardate.
Anche
i dubbi sono accolti
seri
buffi o molto colti
le
domande benvenute
strane
forti oppure mute.
Non
c’è niente che non vale
tutto
qui è assai speciale
perché
voi siete importanti
siete
esseri mutanti.
MASELLA M.B. – BARUZZI A., La mia scuola è un grande fiume, Bacchilega
junior
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