mercoledì 15 gennaio 2014

Primo dettato di frasi, ovvero Passi avanti (e qualcuno indietro)

Dopo aver giocato con le frasi, averle fatte a pezzi e rimontate rendendole spiritose e un po’ folli,
 http://apedario.blogspot.it/2014/01/prima-sintassi.html è stato necessario tornare ad attività più serie, come il dettato.

Nel mio agire scolastico vado lentamente, per convinzione e per necessità, e il dettato di frasi non l’avevamo ancora fatto. L’altro giorno, però, mi è sembrato che si potesse provare; certo non è stato facile inventare frasi con un minimo di senso che contenessero solo la decina di lettere conosciute, ma in un modo o nell’altro ce l’abbiamo fatta.
 

 

Mi sono accorta, però, che, oltre ad alcune parole prevedibilmente difficili (ad esempio TORRENTE, che ovviamente era una discriminante verso l’alto), gli errori più frequenti hanno riguardato quelle che ieri, con i bambini, ho chiamato lettere ponte, cioè che lettere che uniscono due sillabe semplici, come la R in PORTA o TORTA.




 


Abbiamo quindi fatto un passo indietro, dedicando buona parte della mattinata a riflettere proprio su queste lettere, e sul ruolo importantissimo che possono avere nella formazione delle parole.

I bambini sono abituati da mesi ad utilizzare sia le sillabe che l’alfabetiere, ma era la prima volta che riflettevamo insieme esplicitamente sull’utilizzo di una singola lettera come ponte tra due sillabe. È un lavoro che si può trovare su molti quaderni operativi, ma volevo provare ad arrivarci senza dover necessariamente passare attraverso l’uso delle fotocopie.



Per alcuni bambini, una volta compreso l’automatismo, è stato abbastanza facile trovare nuove parole che rispondessero alla richiesta; per altri è un processo ancora difficile, ma sono sicura che la ripetizione della stessa attività, in un lavoro a coppie e a piccoli gruppi, permetterà a tutti di padroneggiare in modo sempre più sicuro e autonomo anche questa abilità.

 

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