Sembra quasi che i tre mesi di pausa estiva del Mercoledì al cubo non siamo neppure passati.
Ci siamo
salutati a luglio con un tuffo nell’azzurro, e ci ritroviamo oggi ( qui la versione di Scaffale basso, qui quella delle Briciole)con un volo
nello stesso azzurro:
Il volo della famiglia
Knitter
di Guia
Risari e Anna Castagnoli, Bohem
un albo che ci invita, a partire da
una normalità condivisa e dopo alcuni tentativi che nulla paiono aver a che
fare con la magia ( i figli Knitter 1 e 2 si slogano braccio
e caviglia, cane e gatto hanno uno stile un po' disordinato, mentre la madre sembra la più portata), a prendere letteralmente il volo, in un modo economico, naturale
e divertente di viaggiare e farsi una vacanza.
Naturalmente, per non
appesantirsi troppo, le bisacce legate in vita devono essere leggere. Non
bisogna mai scordarselo.
Maestro di volo non può che
essere il canarino, che li accompagna verso
territori in cui il vento non trovava ostacoli e c’era solo profumo di terra e
sole.
La vita sull’isola su cui sono atterrati si rivela un vero paradiso,
e il conto alla rovescia che scandisce i giorni che mancano al ritorno a casa
li riempie di apprensione.
Ma è davvero così necessario
tornare?
Come comincia:
“La
famiglia Knitter era una famiglia come tante altre. C’erano mamma, papà e due
figli. Al totale si doveva aggiungere un cane e un gatto. E un canarino. Non
bisognava dimenticare il canarino perché era stato lui a cambiare la loro vita.
Un
pomeriggio troppo afoso anche per respirare, papà Knitter aveva sospirato: -Cosa
non darei per poter volare… Me ne andrei in campagna all’aria fresca!
Il
canarino aveva becchettato la gabbietta e mamma Knitter gli aveva aperto. –Poverino.
Anche lui soffre il caldo.
Invece
no.
Il
canarino cominciò quel pomeriggio a dare la prima lezione di volo.
RISARI G. – CASTAGNOLI A., Il volo della famiglia Knitter, Bohem
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