martedì 11 ottobre 2016

Piccola e semplice, due aggettivi per cominciare - A scuola si legge



Da quando la piccola rivoluzione dell’organico di potenziamento è divenuta realtà, ho cominciato a pensare che forse sarebbe stato possibile anche per gli insegnanti di ruolo presentare dei progetti a seconda delle proprie competenze e delle esigenze della scuola. 
L’ho proposto ai colleghi, naturalmente chiedendo che uno tra i neoassunti si facesse carico di una mia disciplina perché io potessi avere due ore settimanali da dedicare a quest’idea.
 
E così, in questi giorni, per me, la mia collega Lisa e i ragazzi delle nostre due scuole inizia una semplice avventura. Per due ore la settimana, inserite nel nostro orario di servizio, proporremo alle altre classi il progetto A scuola si legge. Concorderemo di volta in volta con i colleghi tempi e argomenti, e avremo la possibilità di valorizzare la lettura, i libri e le biblioteche scolastiche, organizzando altresì delle piccole mostre temporanee a tema, in collaborazione con la locale Biblioteca civica.

Gli obiettivi sono quelli che da sempre ritengo peculiari dell'utilizzo degli albi illustrati nella scuola: educare alla lettura, favorire l’ascolto, l’attenzione, la concentrazione, la riflessione, la condivisione, lo spirito critico, educare a diverse tecniche e stili artistico espressivi, attraverso l’osservazione attenta delle immagini e la riflessione su di esse; favorire l’acquisizione di uno stile espressivo personale.

Cominceremo venerdì con i più grandi, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che gli albi illustrati non sono solo per i piccoli.


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