Mi
piacciono i gatti; da piccola ho sempre avuto gatti, mai cani, perché un gatto
è tuo ma può essere anche dei tuoi cugini o degli amici, s’arrangia, non ha
bisogno che tu lo rincorra per colazione o cena …Ai miei tempi era così: trenta/quarant’anni
fa, i gatti riempivano stalle, fienili e cortili (c’erano i topi da
sgominare!), ma non stavano mai, mai in casa (per la gioia di mia mamma, che
mai avrebbe tollerato un animale dentro le mura dell’appartamento).
Da
che sono adulta, invece, sono i cani, pastori tedeschi, ad accompagnare la mia
vita; i primi due, amati in modo sano, rigorosamente in giardino, anzi, nello
scivolo del garage, così il giardino si poteva definire tale. L’ultima, che ha
rischiato di morire durante la nostra prima settimana insieme, per colpa di un
venditore disonesto e criminale, vive praticamente accampata in casa: d’inverno
perché è freddo, d’estate perché è caldo, nella mezza stagione perché “poverina, si sente sola!” …quella prima
settimana, sempre tra le braccia e nutrita ogni poche ore con la siringa, ha
creato squilibri affettivi irreparabiliJ!
Ad
ogni modo, il mio affetto e la mia “stima” per i gatti rimangono immutati, e
così…
Uno è rosso
l’altro è grigio
uno corre di traverso
con la coda serpentina
l’altro salta, poi si
tuffa
vuole prendersi la coda
Giù per terra, pancia in
su
Sei già stanco? No, non
vale!
Una zampa sulle orecchie
il solletico coi baffi
via di corsa, ancora un
giro
poi un altro e un altro
ancora
I gatti che giocano fanno
ridere
l’aria. Bisogna guardarli
i giochi dei gatti
Fermarsi e guardarli
zampe
svelte e occhi gialli
baffi
tesi e lingua rosa
pelo
nero e cuore d'oro
Ogni
tanto lui ci guarda
Io
gli leggo sulla faccia
D’accordo, restate,
divani e tappeti
dondolo e letti
potete anche usare,
però ricordate
che è mia questa casa
e ospiti siete.
Molto cari, interessanti,
forse a volte i preferiti.
Vi ho dato le chiavi
il telefono suona per voi
Ma rimango io il padrone
Non avete neppure la coda,
voi
Giusi Quarenghi, E sulle case il cielo, Topipittori
Ai
gatti puoi dir tutto
Sulle scale una ragazza
tiene un gattino grigio in
braccio.
“Tre per tre fa
ventidodici”
gli sussurra all’orecchio.
“Ma non dirlo a nessuno!”
gli dice seria seria.
Ma non c’è da preoccuparsi
su cosa dire o non dire,
ai gatti puoi dir tutto,
tutto quello che sai.
Tanto i tuoi segreti
non li diranno mai!
Josef Guggenmos, Nel buio splendeva la
luna, Einaudi Ragazzi
Gatti
e ratti
Hai mai mangiato
un tiratti su?
È eccezionale
con lo scalogno
Io una volta
gli spagatti al ragù
(O è un altro
brutto sogno?)
Roger McGough, Bestiario immaginario,
Gallucci
Gatto
Se il mio Fufi fosse
grande
come un cavallo
e se la mia paura non
fosse troppa,
forse gli monterei in
groppa.
Graffi
“Vero gattino bello
che non mi graffi
e ti lasci accarezzare?”
“Non so bambina,
penso di no.
Però, sarò sincero:
di me stesso non posso
fidarmi per intero…”
Stefano Bordiglioni, Non dirlo al
coccodrillo, Einaudi Ragazzi
Un due tre quattro
passa un gatto quatto
quatto.
Quattro tre due uno
era un gatto di nessuno.
Il gatto soriano
da scaltro sovrano
ci porge la mano
con occhio lontano.
C’era un gatto nella
grotta
spalancò gli occhi di
ghiaccio
rizzò i peli sulla groppa
e tremando di raggriccio
soffiò: “Graffio!” –
soffiò: “Graffio!”.
Il gatto
lo sbatto
lo strillo…
lo scaccio
lo schiaccio
lo scrollo…
lo sbratto
lo sbrutto
lo sberlo…
ma al topo
non torco
un capello.
Di giorno quando i gatti
sono intensi
pensi che il loro pelo
offuschi i sensi.
Di notte quando i gatti
sono immensi
si ricopre di pelo quel
che pensi.
Toti Scialoja, Quando la talpa vuol
ballare il tango, Mondadori
3 gennaio
Filastrocca del GATTO
SORIANO
che ruba un pezzo di
parmigiano,
lo mangia svelto, si lecca
i baffi,
e se lo sgridi…attento ai
graffi!
Ma se sul capo gli fai una
carezza
ronfa pian piano per la
contentezza!
29 febbraio
Filastrocca del GATTO NERO
che se per caso attraversa
il sentiero,
o prima o dopo, puoi star
sicuro,
trovi uno scemo che fa lo
scongiuro,
che se ti dice che porta
iella,
digli che ha perso…una
rotella!
10 marzo
Filastrocca del GATTO
SIAMESE
che un dì è partito dal
suo paese,
tutto vestito alla
moschettiera,
con gli stivali e la
maschera nera,
che un dì è partito dall’Indocina
con gli occhi blu come l’acquamarina.
5 maggio
Filastrocca del GATTO
CERTOSINO
tutto grigio e
truffaldino,
col mantello di velluto,
grassottello e ben
pasciuto
perché fin dal
quattrocento
mangia i topi nel convento.
3 giugno
Filastrocca del GATTO
MAMMONE,
lo chiama il nonno se sono
birbone
e quando ho fatto una
marachella
dice che arriva alla
chetichella:
è grande e grosso, nero e
baffuto
ma aspetta aspetta…non è
mai venuto!
12 agosto
Filastrocca del GATTO
EGIZIANO
che se sei solo un
profano,
a vederlo nudo bruco,
con le orecchie come un
ciuco,
se non riesci a stare
zitto,
fai: -Macché gatto d’Egitto!
21 ottobre
Filastrocca del GATTO
SELVATICO,
non è certo diplomatico,
ha un carattere
scorbutico,
è nevrotico e lunatico,
però io son democratico
e mi sta…proprio
simpatico!
3 dicembre
Filastrocca del GATTO
PERSIANO
che quando è maschio
sembra un sultano,
che quando è femmina è una
first lady
con la pelliccia fin sopra
i piedi,
che se gli passa davanti
un ratto
scopri che invece…è
proprio un gatto!
Nicoletta Codignola, Millanta, la
gallina canta, Fatatrac