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lunedì 4 febbraio 2019

Turlututù, ovvero Potere all'immaginazione, immaginazione al potere

Ci sono autori che si divertono davvero, scrivendo e illustrando i propri libri.
È un lavoro, il loro, certo. Ma è un lavoro fatto con un entusiasmo quasi palpabile; quello stesso entusiasmo che tracima dai bambini durante la lettura di libri siffatti.





Turlututù, nato dall’estro di Hervé Tullet, è un personaggio decisamente di questo tipo: coinvolgente, trascinante, entusiasmante. Non a caso, i libri di questo autore si caratterizzano per una forte interattività, proprio perché trascinano i lettori nelle scorribande vissute dal protagonista.






E così si può andare, con Turlututù, sulle montagne russe; oppure scrollare una boule de neige, accompagnarlo al supermercato a scegliere piselli, latte al cacao e yogurt alla fragola. E, ancora, soffiare sul dolce in cottura contribuendo collettivamente alla magnifica riuscita di un soufflé.
Tutti. Nessuno escluso.
E poi, dopo la lettura di un intero libro (perché come si fa a interrompere a metà? Bisogna finirlo, e, anzi, chiedere alla maestra se può rileggerlo ancora una volta) provare a inventare una nuova avventura per Turlututù.








Un’avventura tanto grande da non stare neppure su un’unica pagina.






Potere dell’/all’immaginazione – immaginazione al potere!

venerdì 4 luglio 2014

Il grande Bum Bum

Un albo divertente e scanzonato, ricco di personaggi che somigliano terribilmente a quelli che disegnerebbe un bambino armato di tempere e pennelli.

Il grande Bum-Bum



Come incomincia:

IL MIO NOME E' BUM-BUM E VIVO CON ZIA ANSIOLINA. E' LEI CHE MI HA CHIAMATO BUM-BUM LO SPACCATIMPANI. POI HA COMINCIATO A CHIAMARMI SEMPLICEMENTE BUM-BUM.

ADORO CHIACCHIERARE. PARLO, PARLO E PARLO, ANCHE MENTRE LEGGO E PERSINO MENTRE FACCIO MERENDA. LA MIA BOCCA NON DORME MAI.

BOFONCHIO... CIANCIO... PARLOTTO...

UN'ALTRA COSA CHE MI PIACE E' LEGGERE SGRANOCCHIANDO POP-CPRN.
E UN'ALTRA ANCORA E' SUONARE LA TROMBETTA GUARDANDO LA LUNA.

UNA SERA MI SONO MESSO A SUONARE CON LA TROMBETTA LA MIA CANZONE PREFERITA GUARDANDO LA LUNA PIENA E SPLENDENTE.

LUNA... LUNA GIOCONDA... BELLA COME UNA TORTA TONDA...A

AL SUONO DELLA MIA TROMBETTA ZIA ANSIOLINA E' SALTATA PER ARIA E MI HA MESSO LA MUSERUOLA. -MI SPACCHI I TIMPANI!– MI HA DETTO. -NON TI BASTA PARLARE TUTTO IL GIORNO? DEVI ANCHE SUONARE LA TROMBETTA IN PIENA NOTTE!

CHE C'E' CHE NON VA NEL SUONARE LA TROMBETTA AL CHIARO DI LUNA? DI SICURO NON PIACE A ZIA ANSIOLINA. PERCHE'? PERCHE' LEI TRASALE AL MINIMO RUMORE. QUANDO SALTELLO GENTILMENTE PER CASA, QUANDO CANTO UNA CANZONE E PERSINO QUANDO SFOGLIO LE PAGINE DI UN LIBRO.”

GYONG-SOOK GOH, Il grande Bum-bum, Orecchio Acerbo



Dal sito della casa editrice:
 
Il mio nome è Bum-Bum e vivo con zia Ansiolina. È lei che mi ha chiamato Bum-Bum lo scassatimpani, poi ha cominciato a chiamarmi semplicemente Bum-Bum. Adoro chiacchierare. Bofonchio… ciancio… parlotto… Un’altra cosa che mi piace è suonare la trombetta guardando la luna.” Ecco, la trombetta. È da lì che son nati tutti i guai. Zia Ansiolina non si chiama così per caso. Sussulta e sobbalza al minimo rumore. Figuratevi con la mia trombetta! Per farla corta, un giorno zia Ansiolina ha perso i sensi. E non voleva saperne di rinvenire. Ero disperato. Poi mi sono ricordato del mio libro preferito, Il segreto delle sette montagne, che racconta di un toccasana che guarisce tutte le malattie. Non ho aspettato un attimo e sono partito. Una, due, tre… le ho scalate tutte le montagne. E lì ho incontrato, Salterio, Ruzzolo, Singhiozzo, Tagliatella, Tintoretto e infine il saggio Kikonoshe. Naturalmente è stato lui a svelarmi il segreto del toccasana. Ma non sperate che ve lo riveli. Sappiate però che oltre a far riprendere i sensi ho imparato un mucchio di altre cose. Persino a fare meno chiasso. Ma voi continuate pure a chiamarmi Bum-Bum, ormai ci sono affezionato. 

Un albo per i più piccoli, con allusioni alle fiabe più conosciute di tutto il mondo, da La bella addormentata a Biancaneve fino a Pinocchio. Un libro scoppiettante come quei fuochi d’artificio che quando sembrano finiti ridisegnano nuove e inattese forme multicolori. Gyong-Sook Goh - premiata alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna ‘07 - ci regala un albo formato gigante che contiene un piccolo libro: la preziosa versione in miniatura de “Il segreto delle sette montagne”, guida di Bum-Bum nel fantastico viaggio alla ricerca del miracoloso rimedio per risvegliare zia Ansiolina...



http://www.orecchioacerbo.com/editore/index.php?option=com_oa&vista=catalogo&id=87

giovedì 12 giugno 2014

Le avventure dei Mellops

I Mellops sono 6, 5 maschi e una sola femmina, la mamma, la cui unica occupazione pare sia preparare ottimi dolci (e, a Natale, decorare l'abete). D'altra parte, difficile immaginare qualcosa di molto diverso per un libro pubblicato per la prima volta in America nel 1957.


Al di là delle considerazioni sulla parità di genere, quest'opera rappresenta la comparsa sulla scena letteraria di Tomi Ungerer, un autore che in quarant'anni ha realizzato circa quarantamila disegni (parte dei quali raccolti nel Museo di Strasburgo), oltre cento libri per adulti editi in venti paesi, settanta libri per bambini pubblicati in trenta lingue. Tra le pubblicazioni edite in Italia ricordiamo 

I tre briganti





Emilio





Otto, autobiografia di un orsacchiotto




e Crictor, di cui racconterò domani










 
Come incomincia:

I Mellops prendono il volo

Da un po' di tempo il signor Mellops, bel porcellino e ottimo papà, disegna progetti per un aeroplano. Quando è pronto chiama i suoi quattro figli: Casimiro, Isidoro, Felice e Fernando.
-Cari ragazzi, ho progettato un aeroplano che fabbricheremo insieme- dice. -Dobbiamo solo procurarci tutto quello che serve.- grugnisce, quando finalmente ne ha scovato uno e se lo trascina in spalla verso casa.
Anche i ragazzi sono a caccia. Fernando procura chiodi, martello e sega; Felice ruote e tela robusta. Casimiro e Isidoro portano giù le assi di legno dalla soffitta.”

UNGERER T., Le avventure dei Mellops, Donzelli




Le altre avventure contenute nel libro:

I Mellops a caccia del tesoro

La famiglia Mellops trova il petrolio

Il Natale della famiglia Mellops

I Mellops esplorano una grotta



«Arrivati a casa, si fanno un bel bagno bollente per lavare via petrolio e cenere. E dopo sono pronti per una bella mangiata in giardino. “Ce la siamo vista brutta”, dice Casimir. “Sì – dice Papà –, ma dobbiamo essere felici di ritrovarci tutti insieme sani e salvi. E ora godiamoci la magnifica torta alla panna della Mamma”».



I Mellops non sono una famiglia di porcelli qualunque, ecco perché a loro capita di avere avventure del tutto speciali. Tanto per cominciare il signor Mellops è un tipo straordinariamente intraprendente. Qualche esempio? Frugando nella sua polverosa soffitta, si imbatte in un vecchio baule con dentro un mucchio di carte. Sono le lettere in cui un suo antenato francese rivela l’esistenza di un galeone che egli stesso aveva affondato negli abissi dell’oceano, con a bordo un tesoro. Senza esitazione, il signor Mellops convoca i suoi quattro figli, e parte alla volta del tesoro sommerso. In un’altra occasione può capitare invece che papà Mellops decida di costruire una trivella per estrarre il petrolio di cui ha trovato traccia in campagna, durante un ameno picnic. Ma anche i quattro fratelli, Felix, Isidor, Casimir e Ferdinand, sono pieni di iniziative – come quando ciascuno di loro decide di fare una sorpresa agli altri con un bell’albero di Natale e alla fine si ritrovano la casa piena di abeti, a cui dovranno trovare un nuovo tetto. E mamma Mellops? Festeggia la fine di ogni loro avventura portando in tavola la sua insuperabile torta alla panna. In un’edizione completa, le simpatiche avventure dei porcelli più amati dai bambini di mezzo mondo.