COME?
COSA?
“Ehi,
cosa vuoi mangiare stasera?”
“Purè
di patate!”
Il
vento soffia.
“Come?
Cosa? Due grandi frittate?”
“Stasera
tuo padre vuole due grandi frittate!
Il
vento sbuffa.
“Come?
Cosa? Delle palme impanate?”
“Stasera
mio padre vuole delle palme impanate!”
Il
vento fischia.
“Come?
Cosa? Galline ammaestrate?”
“Stasera
suo padre vuole galline ammaestrate!
Il
vento si gonfia.
“Come?
Cosa? Ciabatte slacciate?”
“Stasera
suo padre vuole ciabatte slacciate!
Il
vento infuria.
“Come?
Cosa? Cinque rose slavate?”
“Stasera
suo padre vuole cinque rose slavate!
Il
vento si scatena.
“Come?
Cosa? Tre bambole invecchiate?”
[…]
Fabian
Negrin, Come? Cosa?, Orecchio Acerbo
Che
succede in classe se si legge un libro così?
Matte risate, richieste di leggerlo di nuovo, ancora e ancora. E bambine e bambini che, all’intervallo, si lavano le mani chiedendosi a vicenda, come in un’eco lontana: Come? Cosa?
Matte risate, richieste di leggerlo di nuovo, ancora e ancora. E bambine e bambini che, all’intervallo, si lavano le mani chiedendosi a vicenda, come in un’eco lontana: Come? Cosa?
Sorridono
persino i bidelli (volevo dire, collaboratori scolastici 😊)
Così
ne scrivo l’inizio, lo fotocopio e lo stampo, perché ognuno possa leggerselo, e
leggerlo, a casa; e già mi immagino genitori straziati dalle ripetute letture
animate.
Poi
proviamo un paio di volte a inventare un nuovo inizio, e a continuare con le
rime più strampalate. E poi, ancora, li divido a piccoli gruppi, dando a ciascuno
un foglio su cui ho scritto solo la traccia, e ogni gruppo prova a realizzare la
propria, personalissima, divertente storia. Tanto, a questa età, basta infilare un po' di cacchette e puzzette e il gioco è fatto.
Certo, non tutti i gruppi ce la fanno,
alcuni si incartano su una rima particolarmente difficile. Ma, in ogni caso, che
modo divertente per terminare una fredda settimana di fine gennaio!
COME?
COSA?
“Ehi,
cosa vuoi mangiare stasera?”
“Due
belle torte!”
Il
vento soffia.
“Come?
Cosa? Delle rane morte?”
“Stasera
tuo padre vuole delle rane morte!”
Il
vento sbuffa.
“Come?
Cosa? Alcune porte?”
“Stasera
mio padre vuole alcune porte!”
Il
vento fischia.
“Come?
Cosa? Un orso forte?”
“Stasera
suo padre vuole un orso forte!”
Il
vento si gonfia.
“Come?
Cosa? Un pianoforte?”
“Stasera
suo padre vuole un pianoforte!”
Il
vento infuria.
“Come?
Cosa? delle orecchie storte?”
“Stasera
suo padre vuole delle orecchie storte!”
Il
vento si scatena.
“Come?
Cosa? Quattro gambe corte?”
[…]