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giovedì 28 giugno 2018

Consigli ai futuri primini


Nei giorni scorsi, abbiamo avuto due momenti importanti di passaggio di informazioni da parte delle insegnanti della scuola dell’infanzia, che ci hanno presentato le nostre e i nostri futuri alunni.
Così, ho ripensato ad una riflessione scritta, richiesta alle e ai miei grandi poco prima della fine della scuola, un pomeriggio in cui avremmo fatto visita proprio alle bambine e ai bambini che a settembre prenderanno il loro posto a scuola.


Ho chiesto loro, quindi, di scrivere i propri consigli ai futuri primini.






Alcuni mi hanno commosso:

ascolta bene cosa ti dicono le maestre – qualche volta abbracciale, le renderai felici - non avere paura di alzare la mano
sorridi sempre – aiuta i tuoi compagni e vedrai che loro poi aiuteranno te
giocate con tutti e non escludete nessuno
fate i gentili con i vostri compagni, aiutateli se hanno bisogno
sii sempre felice – vivi al meglio questi nuovi cinque anni scolastici – goditi tutto quello che vivrai



Altri mi hanno fatto sorridere:

non fidanzarti
non giocare a calcio perché fai a botte all'inizio e da piccoli non sempre si accetta la sconfitta - e se prendi il campo in fondo
preparatevi a qualcosa di complicato
temperate i pastelli quando non hanno la punta perché altrimenti non colorano


Altri ancora mi sono sembrati di grande buonsenso:

non fare lo stupido per farti vedere
non fare risse, perché è brutto e porta alle note
se non capisci delle cose fatti aiutare
se qualcosa non vi è chiara, domandate ad un adulto di rispiegarvelo
state attenti in classe perché poi dopo è più facile studiare



Ora devo solo decidere che forma dare a questi consigli, e soprattutto in quale modo farli passare ai piccoli, senza provarli di freschezza e intensità.

Consigli alle maestre dei futuri primini?

lunedì 6 giugno 2016

Libri PIPPI: Io sono Marcello Fringuello, ovvero Benvenuti, futuri primini!

Un libro perfetto per l'accoglienza dei futuri primini:








Difficile sapere chi sei, se vivi circondato da una moltitudine di tuoi simili, che fanno un tale fracasso da impedirti di sentirti pensare.












Ma...qualche volta arrivava la Bestia.






Solo i più fortunati riuscivano a fuggire, e volavano più veloci che potevano in cima al primo albero lì vicino, dove restavano appollaiati a gridare finché la Bestia non se ne fosse andata.
Finché una notte qualcosa di diverso accadde.
Un fringuello si sveglia nel buio e nel silenzio. Ha avuto un pensiero ed è riuscito a sentirlo. Ed è proprio da qui che parte la riscossa...








Un bellissimo libro, che ha dalla sua, oltre ad un testo ricco di spunti per pensare, la possibilità per tutti i bambini, anche quelli convinti di non essere capaci di disegnare, di realizzare splendide immagini, semplicemente con la punta delle dita.
 
Come incomincia:

I fringuelli vivevano in un grande stormo. Facevano un tale fracasso tutto il giorno che davvero non potevi sentirti pensare.
Ogni giorno dicevano: BUON GIORNO
Ogni pomeriggio dicevano: BUON POMERIGGIO
Alla sera dicevano: BUONA SERA
La notte dicevano: BUONA NOTTE
Al mattino ricominciavano.
Era sempre così. Ma...
qualche volta arrivava la Bestia.”

DEACON A. - SCHWARZ V., Io sono Marcello Fringuello, LO edizioni

Grazie a Francesca Tamberlani di Milkbook che me l'ha fatto scoprire qualche mese fa http://www.milkbook.it/marcello-fringuello/