Non sarei mai arrivata a
questo libro
di Giusi Qaurenghi e Alessandro Sanna, Panini
se non fosse stato, ancora una volta, per Giovanna Zoboli.
Quando ho iniziato con i
ragazzi il percorso Eticamente, ho chiesto suggerimenti di lettura all’Enrico
di ferro, e Giovanna mi ha rimandato a questo libro, e a questo post.
Scrive Giovanna:
Da sola, certo, difficilmente l’avrei preso in mano, erroneamente considerandolo rivolto ad una fascia d’età bel più bassa rispetto a quella dei miei alunni.
Scrive Giovanna:
"Rivolgendosi
ai bambini, la voce che qui parla, forte e chiara, introduce un concetto nuovo:
si può fare non. Un concetto
dirompente, che cambia le carte in tavola. Perché la prima conseguenza
dell'introduzione di questo concetto, è che il divieto smette di essere una
imposizione decisa al di fuori della nostra sfera, e ineluttabile, per ricadere
invece nel dominio della libera scelta. E infatti, qualche riga più sotto,
l'autrice afferma che si può anche non
volere, non dovere, non potere. In un contesto, come il nostro, in cui
la progressiva ineducazione, prima ancora che maleducazione, va di pari passo a
un progressivo conformismo, si tratta di una indicazione importante. Perché le
due cose sono fortemente legate."
Da sola, certo, difficilmente l’avrei preso in mano, erroneamente considerandolo rivolto ad una fascia d’età bel più bassa rispetto a quella dei miei alunni.
Ma quando si tratta di Giusi
Quarenghi, le aspettative non sono mai troppo alte; così mi sono trovata tra le
mani un libro che, seppur pensato e progettato per i più piccoli, offre
infiniti spunti di riflessione a qualsiasi età.
Non sempre si può - ma a volte si deve -
fare quello che salta in mente.
Non sempre si deve - ma a volte si può -
fare non come dice la gente.
Si può anche non volere
non dovere, non potere.
Non riuscire a fare questo
ma essere capaci di fare quello.
Essere né di meno, né di più
essere come sei tu.
fare quello che salta in mente.
Non sempre si deve - ma a volte si può -
fare non come dice la gente.
Si può anche non volere
non dovere, non potere.
Non riuscire a fare questo
ma essere capaci di fare quello.
Essere né di meno, né di più
essere come sei tu.
Un incipit folgorante.
Mi
ha fatto pensare all’infanzia
Cosa
si può o non si può fare
Ai
bambini piccoli
A
ieri e a oggi
A
quando eravamo piccoli
A
quando eravamo…non mi ricordo
A
cosa bisogna e non bisogna fare
A
giocare
A
pensare
Si
possono fare tante cose che noi non sapevamo
Si
possono fare delle cose e altre no
Alcune
cose si possono fare, alcune cose si devono fare
A me
ha fatto sembrare una filastrocca e anche che si può fare tutto ciò che vuoi
Si
possono fare certe cose, che noi credevamo che non si potevano fare, e dentro
questa storia ci sono le rime
A me
ha fatto pensare che si può fare quello che si vuole
A me
ha fatto pensare che alcune cose le possiamo già fare quando siamo bambini,
alcune cose le possiamo fare quando siamo grandi, ad esempio andare a lavorare
si fa da grandi
A me
ha fatto pensare tanto ai bambini piccoli, perché i bambini piccoli fanno delle
cose e non si accorgono che hanno delle persone intorno, e allora non hanno
vergogna
Ti
fa pensare, sì, ti fa pensare alle rime e ti fa capire che non per forza sei
obbligato a far tutte le cose, tipo fare una gara, e non bisogna sempre vincere
o perdere, perché non è importante se vinci, è importante giocare
Che
si può scegliere cosa puoi fare e con chi farlo
È come se i più grandi comandano i bambini e li sottovalutano, come quando si mettono in confronto l’uomo e la donna. È come se questo ti dicesse quello che devi fare e quello che non puoi fare.
Poi ricomincio a leggere, dall'inizio, chiedendo ai ragazzi di fermarmi non appena sentano un'affermazione su cui sono in disaccordo.
S., maschio, alza la mano subito, dopo appena pochi versi.
È come se i più grandi comandano i bambini e li sottovalutano, come quando si mettono in confronto l’uomo e la donna. È come se questo ti dicesse quello che devi fare e quello che non puoi fare.
Ottimo spunto di riflessione per i nostri futuri contraddittori: in realtà, secondo me il libro fa esattamente il contrario. Ma ci sarà modo per discuterne in seguito.
A seguire, un trattato di saggezza bambina, su cui avremo modo di riflettere a lungo:
Si
può avere diritto a brontolare
Non
sono d’accordo, perché in certi ambienti non si può brontolare, come a scuola
Si può tenere il muso per un'ora
Si può tenere il muso per un'ora
A me
quello che tieni il muso per un’ora mi sembra sbagliato, perché quando ti
arrabbi, tipo con tua mamma, la tua mamma cerca sempre di farti ritornare il
sorriso
Secondo
me è impossibile farlo, perché a me, dopo 5 o 10 secondi mi viene subito da
sorridere
Per
me è ingiusto tenere il muso per un’ora perché se no poi dicono: “Guarda quel
bambino com’è arrabbiato” e poi anche perché poi ti annoi
È ingiusto
tenere il muso perché poi fai pace con quello che ti sei arrabbiato
Secondo
me è ingiusto tenere il muso per un’ora e dopo un’ora sei ancora arrabbiato,
devi fare pace
Niente pillole per favore
non corriamo dal dottore
Si
può non voler fare pace con qualcuno
Secondo
me è sempre meglio far pace con tutti, dal più amico al più antipatico
Non
mi piace questa frase, perché bisogna sempre perdonare tutti, perché dagli errori
si impara
Non
sono d’accordo, perché se tu e un tuo amico litigate e poi vi mancate a
vicenda, ma non ve lo dite, perché uno sembra più debole dell’altro, diciamo
che è un pochino strano non fare pace, perciò io la fareiNiente pillole per favore
non corriamo dal dottore
Secondo
me devi prendere le pillole, perché magari poi non ti passa, anzi, peggiora
Se
tu non prendi le pillole e dopo stai veramente male, è ancora peggio che andare
dal dottore
Dopo
peggiora la tua influenza e poi non guarisci più e dopo puoi rischiare di
tenere sveglia la mamma, il papà, i fratelli e chi c’è accanto a te perché stai
male
Non
corriamo dal dottore
È
ingiusto, perché se hai qualcosa di grave e non vuoi fartela curare, poi puoi
pure morire
Non
mi piace perché se tipo hai la febbre già da un po’ di giorno e non riesci a
fartela passare, il dottore trova le cure per fartela passare
Non
è colpa del genitore che non ti vuole portare dal dottore, magari tu hai paura
di andare dal dottore e dici che non vuoi andare, ma ci devi andare per forza
Si può non avere paura degli animali:
forse delle tigri, forse degli squali,
certo non dei cani e neppure delle galline
che non sono neanche tanto cretine.
Si può non avere paura degli animali:
forse delle tigri, forse degli squali,
certo non dei cani e neppure delle galline
che non sono neanche tanto cretine.
Io
sono contrario alla cosa delle galline, perché sono cretine
Secondo
me invece ci sono delle persone che hanno paura dei cani
Si può anche annoiarsi un po'
avere voglia di fare un bel niente
Si può anche annoiarsi un po'
avere voglia di fare un bel niente
Io non sono d'accordo, io voglio sempre stare in movimento, perché se mi annoio inizio a stressare la
mamma
Si può prendere la pioggia
e bagnarsi anche la testa
Si può prendere la pioggia
e bagnarsi anche la testa
Non
mi piace la cosa della pioggia perché uno dice “Wow, lo provo anch’io”, esce
fuori, prende la pioggia, si becca un raffreddore, prende la grandine e i
vestiti sono fradici
A
me non piace…cioè, esco, mi tolgo il giaccone e mi prendo il raffreddore
Ci si può guardare intorno
invece che tirare dritto:
perdere tempo
a volte è un diritto.
Ci si può guardare intorno
invece che tirare dritto:
perdere tempo
a volte è un diritto.
Non
sono d’accordo che perdere tempo è un diritto, perché il tempo è come se fosse
un dono che dev’essere usato e non sprecato
Secondo
me non è giusto non volersi tutti bene, perché bisogna volersi tutti bene
Si può stare da soli, quieti, seduti
e tacere anche per cinque o sei minuti.
Si può stare da soli, quieti, seduti
e tacere anche per cinque o sei minuti.
Secondo
me non è giusto quello di tacere per 5 o 6 minuti, perché secondo me è giusto
parlare e non sempre stare zitti
Secondo
me è sbagliato tacere 5 o 6 minuti, magari tu stai sempre in silenzio e
qualcuno ti prende in giro perché non parli mai
Le immagini sono tratte dal post pubblicato sul blog dei Topipittori
Le immagini sono tratte dal post pubblicato sul blog dei Topipittori