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lunedì 5 dicembre 2016

La cura del lunedì - Il postino di Babbo Natale



Ho comprato

Il postino di Babbo Natale


di Claudio Milani, illustrato da



l’anno scorso, allo Spazio Libri Laboratorio La Cornice. Poi, come spesso accade, me lo sono dimenticato sugli scaffali, insieme ad altri. 

Qualche giorno fa, cercando materiali per il prossimo spettacolo natalizio, ho ricordato questo acquisto, e anche lo scaffale in cui l’avevo messo a riposo in attesa del momento giusto.

L’ho aperto, ed è stata una magnifica scoperta.

 


 





Illustrazioni Elisabetta Viganò e Teresa Gozzi, Momom edizioni



Come incomincia:

“Ciao,
io sono il Postino di Babbo Natale e in questo libro c’è la mia storia.

Mi piace molto il mio lavoro.
Raccolgo le lettere dei bambini, piene di desideri, e le porto da Babbo Natale.
Semplice, vero?
Forse sì, ma non posso permettermi errori.
Se smarrissi una lettera ci sarebbe qualcuno senza regali a Natale. Sarebbe un vero disastro.

Il mio lavoro è bello, ma forse c’è un lavoro che è ancora più bello: quello di Babbo Natale.
… Piacerebbe anche a me, almeno una volta, consegnare un regalo a un bambino, è il mio più grande desiderio, ma non si è mai realizzato.”

MILANI C. – VIGANO’ – GOZZI, Il postino di Babbo Natale, Momom edizioni


Qui, sul sito dell’autore, l’attore Claudio Milani, lo spettacolo teatrale da cui tutto ha avuto inizio.

lunedì 2 marzo 2015

Lettere...



Tornano la Piccola Tigre e il Piccolo Orso, e questa volta ci parlano di solitudine, assenza, nostalgia, e di un modo molto efficace, anche se parrebbe ormai superato, per affrontarli:


Posta per la Tigre!


 

 di Janosch, Battello a Vapore




Quando tu sei via, io mi sento sempre tanto sola. Perché non mi scrivi una lettera? Mi renderesti felice.”

A volte, basta poco per la felicità: l'inchiostro blu nella sua bottiglietta, una penna di canarino, della carta da lettere e una busta.

Ma l'amicizia ha bisogno di cure; rischia di arrivare troppo tardi, quando la piccola Tigre non ha sbucciato nessuna cipolla e non ha cotto nessuna patata, non ha spazzato i pavimenti e nemmeno bagnato i fiori. Non ne ha avuto voglia, perché si è sentita tanto sola. E quando il piccolo Orso è tornato a casa, della lettera non le importa più: finalmente lui è tornato!

E allora bisogna fare in modo che le lettere arrivino proprio al momento giusto, quando c'è bisogno di loro: esattamente come in Lettere dello scoiattolo alla formica 






in cui il vento non sbaglia un sospiro, e indirizza ogni missiva al destinatario giusto e al momento perfetto.

Quanto bisogno avremmo, anche noi, di qualcuno che ci scrivesse, quando ci sentiamo soli?






Si parla, anche, di felicità.

Pescò due pesci: uno per mangiarlo e uno per potergli regalare la vita.
Così l'avrebbe reso felice, perché la felicità è una bella cosa per tutti.”


Come incomincia:

Un giorno, in cui il piccolo Orso stava andando come al solito al fiume a pescare, la piccola Tigre gli disse: -Quando tu sei via, io mi sento sempre tanto sola. Perché non mi scrivi una lettera? Mi renderesti felice.
-Va bene- disse il piccolo Orso e prese subito l'inchiostro blu nella sua bottiglietta, una penna di canarino, con cui si può scrivere molto bene, della carta da lettere e una busta.
Arrivato al fiume, per prima cosa infilò un verme all'amo e poi lanciò la lenza in acqua. Quindi prese la penna e intingendola nell'inchiostro scrisse una lettera.

-Cara Tigre,
ti comunico che sto bene.
E tu, come stai? Non dimenticare
di sbucciare le cipolle
e cuocere le patate,
perché forse ci sarà pesce per cena.
Un bacio dal tuo amico Orso.

Infilò la lettera nella busta e la chiuse. Pescò due pesci: uno per mangiarlo e uno per potergli regalare la vita. Così l'avrebbe reso felice, perché la felicità è una cosa bella per tutti.

JANOSCH, Posta per la Tigre, Piemme Junior






E naturalmente, parlando di lettere, non poteva mancare

Lettere da Felix




di Langen – Droop, Fabbri

un libro che, senza bisogno alcuno di fantasmagoriche sorprese ed invenzioni, ha scatenato l’entusiasmo dei bambini semplicemente con delle vere buste e delle vere lettere.

 





 






E che dire del momento in cui il leprotto Felix, in pelo, fiocco e campanellino, è arrivato a farci visita?





Ogni bambino, poi, ha scritto la propria lettera, con tanto di busta, mittente e destinatario: perfino io ne ho ricevuta una!